Berlusconi: processo grave e inaccettabile, mi ricandido comunque

Roma, 29 gen. (askanews) - "Sono senza parole. Siccome credo in questo paese e nelle sue istituzioni, ritengo grave e inaccettabile che uomini e risorse dell'apparato giudiziario vengano utilizzati per perseguire un disegno ai miei danni e ai danni dei milioni di italiani che da vent'anni danno fiducia alla mia persona, a Forza Italia e al centrodestra". Silvio Berlusconi, all'indomani del rinvio a giudizio nel processo Ruby ter a Milano per corruzione di testimoni con riferimento alle deposizioni delle olgettine, attacca frontalmente i magistrati di Milano che lo hanno disposto accusandoli di aver messo in piedi un processo fondato solo su ragioni politiche."Si erano illusi - contrattacca Berlusconi- di averci sconfitti. Oggi siamo di nuovo al centro della scena politica. Secondo le indagini demoscopiche il mio intervento è statato determinante per trasformare il risultato del referendum da un sostanziale pareggio a un trionfo del no. E ora che ci candidiamo seriamente a tornare alla guida del paese, di fronte al fallimento del Pd e all' inconsistenza dei grillini certa magistratura - sottolineo non tutta la magistratura - torna ad aggredirmi a spese degli italiani.
E' difficile parlare di democrazia in un paese in cui accadono queste cose. Dovrebbero rendersene conto tutti quelli che hanno a cuore la libertà e le regole democratiche. Persino i nostri avversari politici. E' in gioco lo Stato di diritto. Questo riguarda tutti: anche chi non ha mai votato per Forza Italia".Ragione in più, per Berlusconi, di ribadire anche dopo il nuovo rinvio a giiudizio di volersi ricandidare al Parlamento, confidando in una decisione a lui favorevole in questo senso prima delle prossime elezioni da parte della Corte europea di Strasburgo sui diritti dell'uomo. "Credo - dice in proposito- che i giudici di Strasburgo non possano essere indifferenti al fatto che la loro scelta non riguarda solo un cittadino europeo - che sarebbe già comunque importantissimo- ma riguarda la democrazia di un intero Paese. Hanno una grande responsabilità. Naturalmente devono decidere secondo giustizia. Ma mi auguro che, dopo tre anni e mezzo, tengano conto delle date delle nostre prossime elezioni nel fissare i tempi della decisione".Quanto al merito della contestata corruzione di testimoni, Berlusconi ostenta ancora una volta la trasparenza dei suoi aiuti alle olgettine. "Hanno avuto la vita rovinata per essere state a casa mia. Mi sono solo sentito in dovere di aiutarle. Le ho aiutate, le aiuto e le aiuterò. L'ho fatto pubblicamente: alla luce del sole con bonifici bancari. Il mezzo più trasparente e tracciabile che esiste. L' ho raccontato in tante occasioni, in colloqui privati, in discorsi pubblici e in interviste alla stampa e alla tv e anche alla stessa magistratura in epoca non sospetta. Se avessi voluto corrompere qualcuno, avrei usato questi mezzi? E' uno strano modo quello di comprare il silenzio di qualcuno raccontandolo a migliaia di persone. Eppure la magistratura italiana ha dedicato e dedica uomini, risorse, denaro a questa indagine, senza una prova, senza un riscontro concreto, senza una foto o un filmato, contro le dichiarazioni univoche di decine di testimoni. Intanto i reati veri dilagano. Ma nessuno se ne occupa. Si occupano di colpire il leader del centrodestra, ancora una vota, ad orologeria, visto che si avvicinano le elezioni".