[Il caso] L'assassinio di Caruana Galizia sotto la lente Ue: nuove rivelazioni e missione "urgente" a Malta. Quanto è stato pagato il killer
Le rivelazioni dell'intermediario di morte fanno scalpore. Una delegazione dell'Europarlamento dovrà indagare sullo stato di diritto nell'Isola
Nuovi sviluppi sul caso dell'uccisione di Daphne Caruana Galizia, la giornalista e blogger maltese saltata in aria nella sua auto sulla quale era stata collocata una bomba. Era il 16 ottobre del 2017 e da allora è stato un rincorrersi di depistaggi e accuse incrociate con l'unico scopo di affossare la verità sulla morte della giornalista che indagava e scriveva di casi di corruzione ad altissimi livelli nello Stato più piccolo d'Europa. Pochi giorni fa l'arresto dell'ex capo di gabinetto del premier maltese Muscat, Keith Schembri, e di Adrian Vella, medico personale del re dei casinò e grande imprenditore Yorgen Fenech, arrestato la settimana scorsa mentre tentava la fuga da Malta in yacht.
E' chiaro a questo punto che il movente e i mandanti di quel terribile omicidio sono da ricercare in ambito politico. Per questo oggi l'Unione europea si alza in piedi e invia a Malta una delegazione che "con urgenza" dovrà esaminare lo stato di diritto dopo i recenti sviluppi sulla morte della giornalista. La Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo, che ha deciso sulla missione, intende acquisire informazioni che verranno discusse nella plenaria di dicembre.
150mila euro per uccidere Daphne
Quanto è costato uccidere Caruana Galizia? La testimonianza dell'intermediario di morte Melvin Theuma - che ha parlato in cambio dell'impunità - rivela che i tre killer (Vince Muscat ed i fratelli Vince e George Degiorgio) ricevettero 150 mila euro. Secondo il racconto del tassista usuraio divenuto collaboratore di giustizia, i tre, arrestati già due mesi dopo l'assassinio, per 50 mila euro a testa confezionarono, posizionarono e fecero esplodere la bomba che uccise Daphne.
La cifra, secondo "molteplici fonti giudiziarie" citate dal Times of Malta, è emersa tanto nelle registrazioni presentate da Theuma (che ha ottenuto la grazia ed il condono tombale per la sua collaborazione e che domani testimonierà per la prima volta in tribunale) quanto in separati interrogatori dello stesso Theuma e di Fenech. Le fonti riportano anche che, secondo la versione di Theuma, fu l'imprenditore a commissionare l'omicidio e a consegnare fisicamente 150mila euro a Theuma per i tre sicari.
Delegazione di giornalisti a Malta
Una delegazione della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) è partita alla volta dell'isola per partecipare alle iniziative promosse dai colleghi dell'isola per chiedere verità e giustizia per Daphne Caruana Galizia. "Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo, due giornalisti costretti a vivere 'sotto scorta' per le loro inchieste contro mafia, camorra, corruzione - hanno detto il segretario generale Raffaele Lorusso e il presidente Giuseppe Giulietti - hanno più volte acceso i riflettori sull'assassinio di Daphne Caruana Galizia, sostenuti dalla Fnsi".
Per questo, scrivono ancora i vertici Fnsi, "grazie a chi sta manifestando per le vie di Malta perché sta difendendo la dignità e i diritti di chiunque, nel mondo, crede nei valori della libertà di informazione. Nel mondo, in Italia, a Malta, mafie, corruzione, malaffare temono le luci, perché per realizzare i loro sporchi affari hanno bisogno del buio delle complicità e del silenzio assassino. Non basta colpire gli esecutori, bisogna arrestare i mandanti e costringere alle dimissioni i governanti che li hanno coperti e protetti", scrivono i vertici della Fnsi.