Siria, Msf: raso al suolo un ospedale a Idlib, 13 i morti

Roma, 8 ago. (askanews) - Un ospedale supportato da Medici Senza Frontiere (Msf), che serviva una popolazione di 70.000 persone nella città siriana di Millis, nel governato nord-occidentale di Idlib, è stato distrutto da un bombardamento aereo sabato 6 agosto, causando la morte di 13 persone. E' quanto ha denunciato oggi l'organizzazione."Quattro membri dello staff dell'ospedale e altre nove persone - tra cui cinque bambini e due donne - sono stati uccisi nei due attacchi aerei che hanno colpito direttamente l'ospedale e nei due attacchi che hanno colpito le vicinanze dell'edificio intorno alle 14 ora locale.
Altri sei membri dello staff sono rimasti feriti", si legge in un comunicato.Il bombardamento ha praticamente distrutto l'ospedale, che ora è chiuso, si precisa nella nota, ricordando che la struttira garantiva cure d'urgenza e consultazioni a circa 250 pazienti al giorno, tra cui molte donne e bambini."Il bombardamento diretto di un altro ospedale in Siria è vergognoso - ha detto la Dottoressa Silvia Dalla Tommasina, coordinatore medico delle operazioni di Msf in Siria nord-occidentale - dobbiamo ammirare il coraggio e la dedizione dei medici siriani che continuano a lavorare nel mezzo di un conflitto in cui gli ospedali vengono colpiti regolarmente e sentiamo con forza il dovere di supportarli nel loro lavoro quotidiano per salvare vite umane. Ogni volta che un ospedale viene distrutto, in modo mirato o in attacchi indiscriminati contro le aree civili, molti altri siriani vengono privati di una cruciale ancora di salvezza per ricevere cure mediche e sopravvivere. Alcuni ospedali forniscono cure di prima linea ai feriti di guerra, altri forniscono cure di prima linea a donne con gravidanze difficili. Tutti sono fondamentali per salvare vite umane".