[Il retroscena] Corruzione e complotti. Ecco chi sono i traditori del Papa in Vaticano
Lo sfogo di Francesco in occasione degli auguri di Natale: “C’è un cancro da estirpare nella Curia romana”. Il Pontefice mette sotto accusa i suoi stretti collaboratori e chiede di superare la corruzione e la logica dei complotti per rendere efficace le riforme già avviate

C’è una continuità nei discorsi di Francesco alla curia romana in occasione degli annuali auguri di Natale da cui traspare il disegno progressivo della riforma a servizio della Chiesa universale che passa dai necessari cambiamenti delle norme e degli uffici ma soprattutto dalla conversione delle persone che collaborano con il Papa. Siccome il discorso era rivolo ai cardinali e ai superiore dei diversi organismi della curia romana, Francesco ha in qualche modo ripreso il discorso avviato lo scorso anno in modo che sia sempre più chiaro il suo pensiero specialmente a coloro che pensano sia ancora possibile restare in curia per continuare nella vecchia logica di credersi il centro dell’universo e di approfittare per fare i propri comodi anziché servire il bene comune.
Lo scorso anno il Papa aveva enunciato i 12 principi della riforma avviata, elencati in questo ordine: individualità (riformare anzitutto se stessi), pastoralità, missionarietà, razionalità, funzionalità, modernità, sobrietà, sussidiarietà, cattolicità, professionalità, gradualità.
Una riforma completa sotto ogni profilo e pertanto che necessità di persone rinnovate nel cuore per poter riuscire. Tanta è la preoccupazione che riesca anzitutto questa riforma interiore che Francesco lo ha sottolineato anche quest’anno che ha dedicato la maggior parte del discorso a illustrare la riforma ad extra della curia: il lavoro che si fa da parte della S.Sede sulla scena mondiale, con le Chiese particolari, con le Chiese orientali, nel dialogo ecumenico nei rapporti con l’ebraismo, l’islam e le altre religioni: tutti solchi di cammino aperto dal concilio. Occorre entrare nella mentalità che la curia deve rappresentare un servizio e non essere servita.
Questo ha detto Francesco in uno dei passi più forti del discorso: “ è molto importante per superare quella squilibrata e degenere logica dei complotti o delle piccole cerchie che in realtà rappresentano – nonostante tutte le loro giustificazioni e buone intenzioni – un cancro che porta all’autoreferenzialità, che si infiltra anche negli organismi ecclesiastici in quanto tali, e in particolare nelle persone che vi operano. Quando questo avviene, però, si perde la gioia del Vangelo, la gioia di comunicare il Cristo e di essere in comunione con Lui; si perde la generosità della nostra consacrazione.
Permettetemi qui di spendere due parole su un altro pericolo, ossia quello dei traditori di fiducia o degli approfittatori della maternità della Chiesa, ossia le persone che vengono selezionate accuratamente per dare maggior vigore al corpo e alla riforma, ma – non comprendendo l’elevatezza della loro responsabilità – si lasciano corrompere dall’ambizione o dalla vanagloria e, quando vengono delicatamente allontanate, si auto-dichiarano erroneamente martiri del sistema, del “Papa non informato”, della “vecchia guardia”…, invece di recitare il “mea culpa”. Accanto a queste persone ve ne sono poi altre che ancora operano nella Curia, alle quali si dà tutto il tempo per riprendere la giusta via, nella speranza che trovino nella pazienza della Chiesa un’opportunità per convertirsi e non per approfittarsene. Questo certamente senza dimenticare la stragrande parte di persone fedeli che vi lavorano con lodevole impegno, fedeltà, competenza, dedizione e anche tanta santità”.
Pare una sorta di ultimo appello del papa, prima di mettere mano a cambiamenti profondi di personale. Nello stesso tempo Francesco lancia un segnale alla pubblica opinione perché si assuma le proprie responsabilità a non presentare la curia solo nella parte negativa dimenticando le tante cose che funzionano e le tante persone rispettabili e competenti che vi lavorano.
Prima di richiamare la qualità della fede che deve animare chi lavora in curia come collaboratore del papa, Francesco ha chiarito come la Chiesa cattolica e la stessa curia con la sua diplomazia si pone in rapporto con le nazioni
Nello stesso tempo che richiama l’opinione pubblica a non giudicare semplicisticamente la curia, papa Francesco ricorda che per riuscire nello spirito della riforma ormai necessaria si tratta di interrogarsi sulla fede.
“In questo campo – ha detto con un occhio alle gravi e aggrovigliate situazioni bel panorama politico internazionale - gioca un ruolo fondamentale la Diplomazia Vaticana, che è la ricerca sincera e costante di rendere la Santa Sede un costruttore di ponti, di pace e di dialogo tra le Nazioni. Ed essendo una Diplomazia al servizio dell’umanità e dell’uomo, della mano tesa e della porta aperta, essa si impegna nell’ascoltare, nel comprendere, nell’aiutare, nel sollevare e nell’intervenire prontamente e rispettosamente in qualsiasi situazione per avvicinare le distanze e per intessere la fiducia. L’unico interesse della Diplomazia Vaticana è quello di essere libera da qualsiasi interesse mondano o materiale. La Santa Sede quindi è presente sulla scena mondiale per collaborare con tutte le persone e le Nazioni di buona volontà e per ribadire sempre l’importanza di custodire la nostra casa comune da ogni egoismo distruttivo; per affermare che le guerre portano solo morte e distruzione; per attingere dal passato i necessari insegnamenti che ci aiutano a vivere meglio il presente, a costruire solidamente il futuro e a salvaguardarlo per le nuove generazioni”.
Quanto ad interrogarsi sulla fede Francesco lo ha posto nella fase conclusiva del suo discorso richiamando la festa del Natale come festa della fede. “Una fede che non ci mette in crisi è una fede in crisi; una fede che non ci fa crescere è una fede che deve crescere; una fede che non ci interroga è una fede sulla quale dobbiamo interrogarci; una fede che non ci anima è una fede che deve essere animata; una fede che non ci sconvolge è una fede che deve essere sconvolta”.