Arriva la tassa sull'ascensore, Confedilizia: "Rischia di essere più cara della Tasi". Il Mise frena
Il nuovo salasso è previsto dal decreto attuativo della direttiva comunitaria 2014/33/Ue sulla sicurezza degli ascensori
Se pensate che le tasse sulla prima casa siano solo un brutto ricordo, dovrete presto ricredervi visto che ne è in arrivo un'altra pronta ad alleggerire presto le vostre tasche. E' la 'tassa' sull'ascensore, che secondo Confedilizia potrebbe costare anche il doppio della Tasi. Come scrive Studio Cataldi, il nuovo salasso è previsto dal decreto attuativo della direttiva comunitaria 2014/33/Ue sulla sicurezza degli ascensori, il cui schema, dopo essere passato sul tavolo del Ministero dello Sviluppo economico, entro il 19 aprile arriverà su quello del consigli dei ministri.
Ma cosa prevede il testo del provvedimento? Innanzitutto delle nuove verifiche sugli ascensori esistenti, dando ai "soggetti verificatori", cioè coloro che sono abilitati a verificare e certificare la conformità degli ascensori, la facoltà di attribuire alcuni interventi a carico dei proprietari di casa. La nuova tassa annullerebbe così "in un colpo solo gli effetti dell'abolizione della Tasi sull'abitazione principale, imponendo esborsi pari al doppio del gettito della Tasi stessa", vale a dire circa 350 euro l'anno a famiglia.
L'articolo 2 - Inoltre, l'articolo 2 del provvedimento stabilisce che per gli ascensori già in servizio prima della data di pubblicazione del regolamento e "conformi alle norme vigenti a tale data", i soggetti verificatori nel corso della prima verifica periodica, i soggetti verificatori debbano provvedere a "una verifica degli ulteriori requisiti minimi di sicurezza". Vale a dire precisione di fermata, livellamento tra cabina e piano, presenza di illuminazione del locale macchine, presenza ed efficacia dei dispositivi di richiusura delle porte di piano, presenza di porte di cabina, rischio di schiacciamento per porte motorizzate, e così via.
I costi di messa a norma a carico dei proprietari - Secondo Confedilizia tutti gli ascensori che oggi sono ritenuti a norma, quindi, e non rispondenti agli ulteriori requisiti di sicurezza, a seguito della verifica, dovranno necessariamente essere adeguati. I costi, non c'è bisogno di dirlo, saranno a carico dei proprietari. E se lo scopo del provvedimento è quello di aumentare il livello di sicurezza degli impianti esistenti, è pur vero che la legge prevede già obblighi stringenti e che la percentuale di incidenti in presenza di un traffico giornaliero di passeggeri da 30 a 40 milioni è bassissima, come ha sottolineato Confedilizia. Secondo l'associazione è infatti "palese che la sicurezza è un mero pretesto, perché cela interessi di alcune categorie che intendono lucrare a spese di condomini e proprietari di casa".
Il Mise frena - "Non c'è nessuna verifica straordinaria da fare sugli ascensori, se non su quelli installati prima del 1999". Il Mise prova gettare acqua sul fuoco della polemica. "La proposta del Ministero dello Sviluppo Economico in materia di ascensori, al contrario di quanto affermato da Confedilizia, - dice - non prevede verifiche straordinarie, bensì controlli di sicurezza da svolgersi nell'ambito della prima verifica ordinaria utile.
Riguarda gli scensori installati prima del 1999 - Maggiore attenzione è prevista solo per gli ascensori installati anteriormente al 1999, cioè prima dell'applicazione delle relative direttive europee in materia che hanno aumentato i requisiti di sicurezza per gli impianti". Ma non è un automatismo: "Tali ascensori, ove la proposta sia condivisa e approvata dal Governo, saranno verificati non solo con riferimento ai requisiti vigenti all'epoca, ma anche con riferimento ai più importanti requisiti di sicurezza introdotti successivamente, ad esempio per la precisione della fermata e il livellamento fra cabina dell'ascensore e piano, ovvero per la protezione dai rischi di schiacciamento delle porte motorizzate".
"I requisiti da verificare individuati in modo selettivo" - Il Mise precisa inoltre che "i requisiti da verificare e che potrebbero essere quindi oggetto di intervento sono stati inoltre individuati in modo proporzionato e selettivo e, quindi, non possono determinare spese eccessive, soprattutto se, come afferma Confedilizia, le normali norme già oggi previste dovrebbero aver già indotto molti proprietari ad effettuare comunque tali verifiche".
Confedilizia a Renzi, elimini 'tassa sull'ascensore" Intanto Giorgio Spaziani Testa ha lanciato un appello al presidente del Consiglio Matteo Renzi "affinché disponga l'eliminazione dalla bozza di provvedimento di questo 'corpo estraneo', con il quale si vorrebbero imporre ai proprietari di casa spese assolutamente non necessarie e certamente onerose per la maggior parte delle famiglie italiane".