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Pedofilia, 10 arresti in Trentino. Coinvolto anche un magistrato: era l'uomo chiave degli orchi. In chat "conversazioni morbose sui bimbi"

In carcere un giudice della Corte d'appello di Reggio Calabria già arrestato a inizio ottobre

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Il giudice Gaetano Maria Amato
Il giudice Gaetano Maria Amato

Nell'inchiesta della Procura di Trento per una presunta rete di pedofili dediti allo scambio di immagini online è coinvolto anche un magistrato dalla Corte d'appello di Reggio Calabria, il 58enne Gaetano Maria Amato. La notizia del suo arresto era stata diffusa il 2 ottobre scorso. Le indagini, condotte dalla polizia postale di Bolzano e coordinate dal pm trentino Davide Ognibene, sono iniziate circa un anno e mezzo fa dall'analisi del pc di un uomo di 38 anni, altoatesino, residente in val Pusteria, trovato in possesso di ingente materiale digitale (foto/video) contenente esibizioni pornografiche di minorenni, materiale che l'arrestato diceva di aver scaricato da internet, e quindi ceduto da soggetti dei quali non era in grado di indicare elementi utili all'identificazione.

Dieci le persone finite in manette

La banda di orchi scoperta dalla polizia postale di Bolzano si serviva di una piattaforma criptata di VoIP. Dieci le persone finite in manette. Gli agenti hanno eseguito 47 perquisizioni e sequestrato ingente materiale informatico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di minori. Le dichiarazioni dell’altoatesino insospettirono gli investigatori i quali hanno poi individuato un intenso utilizzo di una specifica App e di una rubrica composta da un centinaio di contatti dislocati su tutto il territorio nazionale. Grazie all’ausilio di un software gli investigatori sono riusciti ora a ricostruire moltissime conversazioni dalle quali emergeva la morbosità degli interlocutori nei confronti di pratiche sessuali con minorenni.

Il giudice era il fulcro di una rete

Il giudice, stando a quanto emerge dalle informazioni raccolte dagli inquirenti, era il fulcro di una rete con oltre un centinaio di contatti con i quali lo stesso, a volte presentandosi come madre di una bambina minorenne, affermava essere attratto sessualmente da bambini e offrendo ai suoi interlocutori, materiale pedopornografico. Gli orchi individuati dalle forze dell’ordine si trovano in Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna.

Il Csm sospende il giudice arrestato

Intanto la sezione disciplinare del Csm ha disposto la sospensione dalle funzioni e dallo stipendio ed il collocamento fuori dal ruolo organico della magistratura di Gaetano Maria Amato.

Chi è Gaetano Maria Amato

Gaetano Amato presta servizio alla sezione penale della Corte d'appello di Reggio Calabria dal gennaio di quest'anno. In precedenza era stato alla sezione civile. Trascorsi i dieci anni previsti dalle norme del Csm, il giudice era passato al penale dove ha fatto parte anche dei collegi in Corte d'assise ed alla sezione misure di prevenzione. Nessun commento, sulla vicenda odierna, viene fatto negli ambienti della Corte d'appello reggina. Nel 2009, quando era in servizio a Messina subì un procedimento del Consiglio superiore della magistratura per presunti ritardi nel deposito degli atti. Nella contestazione si rilevava come ci fossero troppe sentenze del magistrato depositate oltre i termini. Per questi ritardi il Csm lo aveva dichiarato colpevole e sanzionato con ammonizione.

Fece scarcerare tre presunti affiliati alle 'ndrine

Il giudice, nel giugno dello scorso anno, quando era ancora al civile, partecipò ad una conferenza stampa, insieme a tutti i colleghi giudicanti della Corte, per spiegare e difendere l'operato di una collega finita al centro delle polemiche per non avere osservato i tempi per la redazione delle motivazioni della sentenza del processo "Cosa mia" sulle cosche di 'ndrangheta di Rosarno, circostanza che avrebbe portato alla scarcerazione di tre presunti affiliati alle 'ndrine.

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