Licenziato per un caffè. Il giudice dà ragione all'operaio: "Atto illegittimo"
Il 9 aprile del 2015 perse il lavoro perché, durante il periodo di infortunio, si concedette un caffè al bar in compagnia della moglie. Ora il Tribunale del Lavoro di Cagliari ha tuttavia annullato quella disposizione, imponendo all’azienda, la Derichebourg-San Germano - società che opera nel settore della raccolta differenziata e gestisce la raccolta dei rifiuti a Capoterra - di reintegrarlo immediatamente. Per Sergio Poddighe, questo il nome dell’operaio licenziato, anche un cospicuo risarcimento danni: il giudice Daniela Coinu ha stabilito che la società, per scusarsi dell’abuso, debba versargli dodici mensilità di stipendio.
La vicenda che ha portato al licenziamento
La Derichebourg-San Germano aveva deciso di interrompere la collaborazione con il dipendente, che poco prima aveva subito un infortunio sul posto di lavoro, dopo aver acquisito delle foto da parte di una società di investigazioni. Il lavoratore, sia chiaro, non faceva nulla di particolare: prendeva un normale caffè seduto in un tavolino di un bar. E non manca chi sospetta che Sergio Poddighe fosse diventato scomodo, per ragioni ancora poco chiare.
Attendo di essere reinserito nell’ordine di servizio
“Questa sentenza mi riempie di gioia - commenta Poddighe -. Mi sono battuto per tanto tempo contro questo licenziamento assurdo: dopo anni di lavoro sono stato messo alla porta con delle motivazioni incredibili. Ora attendo di essere reinserito nell’ordine di servizio già nei prossimi giorni. A determinare il mio licenziamento è stato il dossier di un investigatore privato che non solo ha consegnato al mio datore di lavoro materiale fotografico realizzato violando la legge sulla privacy, ma è anche andato oltre esprimendo giudizi medici pur non avendo nessuna competenza”. E ora Poddighe vorrebbe vederci chiaro e non esclude di presentare una querela nei confronti di questo investigatore. Soddisfatta del risultato finora ottenuto si è poi detta l’avvocato Romina Tore. Tonino Marras, capocantiere della Derichebourg-San Germano si limita ad accettare la decisione del giudice: “Rispettiamo le sentenze, ora vedremo di riorganizzare il reintegro del lavoratore”.