Omicidio Kuciak, rilasciati i sette italiani arrestati in Slovacchia: nessuna prova contro di loro
I connazionali sono stati rimessi in libertà. La polizia slovacca: stiamo seguendo un'altra pista. Il procuratore di Reggio: continuiamo le nostre indagini

Centinaia di persone hanno dato oggi l'addio a Jan Kuciak, il reporter freddato con la fidanzata lo scorso weekend. Nelle stesse ore la polizia slovacca ha annunciato che i 7 italiani, tra cui i fratelli Vadalà e altri componenti di famiglie sospettate di legami con la 'ndrangheta calabrese, sono stati rilasciati.
"Dall'Italia nessuna informazione"
Secondo l'annuncio ufficiale si segue "un'altra pista" e la liberazione è avvenuta allo scadere dei termini di carcerazione preventiva, perché non sono state trovate prove per incriminare formalmente i sette. Pochi i dettagli forniti dalla Slovacchia, che nega di aver ricevuto in passato dall'Italia informazioni sull'attività della 'ndrangheta nell'est del paese.
Tace il procuratore di Reggio Calabria
Da Reggio Calabria, intanto, il procuratore facente funzioni, Gaetano Paci, spiega di non volere "entrare nel merito dei provvedimenti adottati dall'autorità giudiziaria slovacca: come Dda continueremo a indagare su tutti quei gruppi di 'ndrangheta che operano in Europa tutte le volte che ci sono elementi da approfondire", ha detto.
Governo slovacco in difficoltà
La vicenda continua a scuotere i piani alti del governo del premier slovacco Robert Fico: dopo le dimissioni dei giorni scorsi già consumate nel suo entourage, oggi ha lasciato il proprio incarico anche il capo di gabinetto. E l'opposizione preme perché a dimettersi sia anche il ministro dell'interno, Robert Kalinak. Che rinvia al mittente: prima bisogna "chiarire l'omicidio" e poi "discutere sulle responsabilità politiche", ha detto, promettendo tutto l'impegno ad individuare i responsabili del doppio omicidio.
Proteste contro il capo della polizia
Migliaia di slovacchi sono scesi nei giorni scorsi in strada a Bratislava e in altre città del paese. Per rendere omaggio al giornalista, ma anche per chiedere le dimissioni di Kalinak e del capo della polizia Gaspar. E oggi in tanti hanno dato l'ultimo saluto a Kaciak: nella chiesa di Stiavnik, nel nordovest del paese, c'erano pure i colleghi del sito Aktuality.sk, dove Jan lavorava da tre anni.
Sepolti con li abiti da sposi
Il caporedattore Peter Bardy ha espresso la determinazione dei giornalisti nel portare avanti il 'First Draft', l'articolo incompiuto di Kuciak sulle attività della 'ndrangheta in Slovacchia e sui legami della criminalità organizzata italiana con personalità della scena politica slovacca. Bardy ha anche reso noto di voler mettere insieme un team internazionale di giornalisti investigativi per portare avanti il lavoro di Kuciak. La sua compagna, Martina Kusnirova, è stata sepolta ieri a Gregorovce. Entrambi indossavano vestiti nuziali. Dovevano sposarsi a maggio.
Le attività della 'ndrangheta nell'ultimo articolo di Kuciak
Kuciak nel suo ultimo articolo descriveva le attività di persone vicine alla Ndrangheta e i loro affari con i fondi europei in
Slovacchia. Le persone fermate giovedì erano: Antonino Vadalà, imprenditore al centro del reportage del giovanissimo giornalista, Bruno e Sebastiano Vadalà. E ancora: Diego e Antonio Rodà, Pietro Catroppa (54 anni) e Pietro Catroppa (26 anni).