L'attimo in cui il cavalcavia è crollato e il tir è piombato dall'altro sulle macchine. Video
Il ponte ha ceduto mentre ci passava sopra un mezzo da 108 tonnellate, non autorizzato. Un morto e quattro feriti

Un mezzo a pieno carico, del peso di 108 tonnellate, che attraversa un tratto sopraelevato di strada senza autorizzazione e dove non avrebbe potuto. Ma anche una struttura, il cavalcavia sulla statale 36 Milano-Lecco, crollato travolgendo le auto che passavano sotto nella serata di giovedì, che da tempo era stato indicato per la chiusura. E' di un morto e quattro feriti il bilancio della tragedia stradale, mentre l'Anas diffonde il video del momento in cui il cavalcavia implode, nel pieno del traffico stradale. Nel mentre, nel corso della notte, i Vigili del Fuoco hanno recuperato tra le macerie e le lamiere la salma del 68enne pensionato lecchese Claudio Bertini, ucciso dal crollo.
Via all'indagine e alle perizie
Il ministro dei trasporti, Graziano Delrio, ha istituito con proprio decreto la commissione d'inchiesta del Ministero sul cedimento del cavalcavia. La commissione ispettiva è costituita da figure di comprovata esperienza, capacità e professionalità che dovranno fornire uno scrupoloso accertamento dell'accaduto e una dettagliata ricostruzione dei fatti entro 30 giorni. Sono state formalizzate le ipotesi di reato di disastro e omicidio colposo dalla Procura di Lecco circa il crollo del cavalcavia sulla superstrada Milano-Lecco. La magistratura lecchese ha affidato la delega per le indagini alla polizia e ha disposto il sequestro dell'autoarticolato che è piombato sulla statale e dell'intera struttura caduta. Sono già stati individuati degli ingegneri civili che analizzeranno i materiali con cui è stato realizzato il cavalcavia e faranno dei calcoli per verificare la sua resistenza al peso. La strada è frequentemente percorsa da numerosi mezzi pesanti e il loro passaggio, col tempo, potrebbe aver compromesso la stabilità del ponte. Verifiche saranno fatte anche sull'effettivo peso del trasporto eccezionale che ieri percorreva il cavalcavia e che potrebbe averne causato il crollo.
L'Anas contro la Provincia
La Provincia di Lecco fa sapere che la ricostruzione dei fatti fornita dall'Anas sul crollo del cavalcavia ad Annone "non collima con le informazioni sull'accaduto in possesso della Provincia di Lecco". L'ente "esprime cordoglio ai familiari della vittima e vicinanza ai feriti". L'Anas sostiene di aver dato ordine di bloccare il cavalcavia anche con "ripetuti solleciti a una immediata chiusura". Il procuratore Antonio Chiappani ha spiegato l'esigenza di ricostruire la storia del ponte crollato "perchè sembra che abbia dei precedenti un po' tormentati, risalenti a una decina di anni fa". E' una tragedia che si poteva evitare? "Non sono in grado di dirlo - ha risposto Chiappani - questo lo stabiliranno i tecnici dopo i loro accertamenti". Per il procuratore capo di Lecco, dal momento che è morta una persona è inevitabile che si indaghi per omicidio colposo, mentre "è da valutare se il crollo sia configurabile come disastro". Per questo bisognerà "accertare l'incidenza del peso di quel articolato e la resistenza della struttura".