Scoperto Bathynomus vaderi: il crostaceo gigante ispirato a Darth Vader
Un nuovo crostaceo gigante delle profondità marine è stato scoperto in Vietnam: Bathynomus vaderi, una specie unica che richiama il Signore dei Sith di Star Wars

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Singapore, guidato da Peter Ng, ha identificato una nuova specie di crostaceo gigante, Bathynomus vaderi. La scoperta, pubblicata su ZooKeys, ha rivelato un animale marino dalle dimensioni straordinarie e con una testa che ricorda l'iconico casco di Darth Vader. Questo crostaceo, lungo oltre 30 centimetri, vive nelle profondità marine, fino a 2.000 metri.

Bathynomus vaderi: caratteristiche e habitat
Bathynomus vaderi appartiene al genere Bathynomus, noto per includere alcuni tra i crostacei più grandi al mondo, con esemplari che raggiungono anche 70 centimetri e oltre 1,5 chili di peso. La nuova specie è stata trovata nei mercati vietnamiti e proviene probabilmente dalle acque profonde delle isole Spratly, nel Mar Cinese Meridionale.
Dai mercati vietnamiti alla scienza
La scoperta è avvenuta quando il team di Peter Ng ha analizzato alcuni esemplari acquistati nei mercati ittici vietnamiti. Sebbene questi crostacei siano una prelibatezza locale, erano finora sconosciuti alla scienza. La specie è ora classificata come una delle "supergiganti" e potrebbe essere presente in altre zone del Sud-est asiatico.
Una minaccia per la biodiversità marina
La scoperta di Bathynomus vaderi sottolinea quanto sia ancora poco conosciuto l'ambiente delle profondità marine. Come spiegano gli autori dello studio, la crescente pesca commerciale e le attività estrattive rischiano di mettere in pericolo specie come questa.
Un mercato sempre più fiorente
Negli ultimi anni, i crostacei del genere Bathynomus hanno guadagnato popolarità nei mercati vietnamiti, dove vengono venduti vivi e pubblicizzati anche sui social media. Il loro sapore, paragonato a quello delle aragoste, li rende una prelibatezza sempre più richiesta. Tuttavia, questa crescente domanda potrebbe aggravare le minacce alla loro sopravvivenza.
Fonte:
ZooKeys