Universo o Multiversi? Una scoperta scientifica rivoluziona la fisica quantistica
Un nuovo studio suggerisce che le leggi di conservazione potrebbero non richiedere universi paralleli, ridefinendo la nostra visione del Cosmo.
Immagina: ogni volta che fai una scelta, benché piccola e apparentemente insignificante, da qualche parte nell’Infinito nasce un nuovo Universo, una versione del nostro Universo ma con piccole differenze. Sembra fantascienza, ma è molto di più, perché si tratta di una idea alla base dell’interpretazione a molti mondi (MWI) della fisica quantistica: ogni evento crea degli universi complementari per mantenere l’equilibrio delle leggi fisiche. Una nuova scoperta, presentata al mondo dai fisici Sandu Popescu e Daniel Collins dell’Università di Bristol, potrebbe però mettere in dubbio questa affascinante teoria. Gli scienziati hanno infatti dimostrato che le leggi di conservazione, come quella dell’energia e del momento angolare, possono essere rispettate anche senza generare universi paralleli. Questa rivoluzionaria intuizione non solo risolve un paradosso vecchio di un secolo, ma potrebbe trasformare il modo in cui comprendiamo il Cosmo.
L’interpretazione a molti mondi: cosa dice davvero?
Proposta oltre 65 anni fa, l’interpretazione a molti mondi sostiene che la realtà si divide in universi paralleli ogni volta che si verifica un evento quantistico. Questa teoria ha aiutato a spiegare enigmi come l’esperimento del gatto di Schrödinger, che sarebbe vivo in un universo e morto in un altro. Sebbene affascinante, il modello richiede l’esistenza di infiniti universi, e ciò solleva non pochi dubbi tra gli scienziati.
Il problema delle leggi di conservazione nella fisica quantistica
Le leggi di conservazione, come quelle di energia e momento angolare, stabiliscono che queste quantità fisiche non possano essere create o distrutte, ma solo trasformate. Tuttavia, nel mondo quantistico sembrano verificarsi violazioni durante le misurazioni. "Sembrava impossibile evitare che quantità come il momento angolare apparissero o scomparissero dal nulla", ha commentato Collins. Questo paradosso ha messo in crisi i fisici per decenni.
Il ruolo del “preparatore” e l’equilibrio quantistico
Popescu e Collins hanno introdotto un concetto rivoluzionario: il “preparatore”. Questo dispositivo, che interagisce con le particelle prima delle misurazioni, garantisce che le leggi di conservazione siano rispettate. "Abbiamo scoperto che il preparatore è parte integrante del sistema e mantiene tutto in equilibrio", spiega Popescu. In pratica, il preparatore compensa qualsiasi variazione nelle particelle, eliminando la necessità di universi paralleli.
Una nuova prospettiva sulla fisica quantistica
Se le leggi di conservazione possono essere rispettate in un solo universo, l’idea del multiverso perde parte della sua rilevanza. "Il nostro lavoro mostra che le leggi di conservazione funzionano anche in un solo universo", dichiara Popescu. Questa teoria ha già suscitato dibattiti nella comunità scientifica. Renato Renner del Politecnico Federale di Zurigo afferma: "Questa scoperta offre una visione coerente senza dover ricorrere al multiverso". Tuttavia, Lev Vaidman, un sostenitore dell’MWI, sostiene che le leggi di conservazione funzionino comunque all’interno di ogni universo parallelo.
Verso una comprensione più profonda
La scoperta di Popescu e Collins apre nuove prospettive per risolvere altri paradossi, come quello del "Wigner’s Friend", e per comprendere meglio le basi della fisica quantistica. "Stiamo cercando di costruire una comprensione più profonda della meccanica quantistica", conclude Popescu.
Fonte:
New Scientist