Scioglimento delle calotte glaciali: fenomeni vulcanici in aumento, rischio globale
La perdita dei ghiacci sta influenzando la pressione nelle camere magmatiche e, anche se il riscaldamento globale cessasse immediatamente, gli effetti continuerebbero per migliaia di anni

I fenomeni vulcanici in tutto il mondo potrebbero intensificarsi a causa dello scioglimento delle calotte glaciali. È quanto scoperto da un gruppo di ricercatori della Brown University, coordinato da Allie Coonin. La perdita di massa glaciale altera la pressione sulla crosta terrestre, causando cambiamenti significativi nelle camere magmatiche sottostanti. Questo fenomeno, noto come sollevamento isostatico, potrebbe aumentare la frequenza e l’intensità delle eruzioni vulcaniche, con implicazioni potenzialmente globali. Secondo lo studio, questi effetti potrebbero perdurare per migliaia di anni, anche se il riscaldamento globale cessasse immediatamente.
Antartide occidentale: un laboratorio naturale per studiare il fenomeno
Uno studio pubblicato su Geochemistry, Geophysics, Geosystems ha analizzato gli effetti dello scioglimento della calotta glaciale dell’Antartide occidentale, una delle aree più vulnerabili al cambiamento climatico. Utilizzando un modello termomeccanico, i ricercatori hanno simulato il processo di scioglimento e i suoi effetti sulle camere magmatiche. I risultati hanno mostrato che il tasso di perdita di ghiaccio, che può arrivare a 3 metri l’anno, è un fattore cruciale per determinare la pressione all’interno delle camere e l’espulsione dei volatili.
Camere magmatiche e il ruolo della pressione
Le camere magmatiche più grandi sono particolarmente sensibili alla perdita di pressione causata dallo scioglimento dei ghiacci. Questo processo favorisce l’espulsione di gas disciolti come anidride carbonica e acqua, portando a un’accelerazione delle eruzioni. Secondo i ricercatori, alcune eruzioni osservate potrebbero non essersi verificate senza l’effetto di alleggerimento provocato dallo scioglimento dei ghiacci, con un aumento del volume di magma eruttato nel tempo.
Fenomeno | Descrizione |
---|---|
Sollevamento isostatico | Riduzione del peso glaciale che altera la pressione sulla crosta terrestre |
Degassamento magmatico | Espulsione di volatili che aumenta la probabilità di eruzioni vulcaniche |
Feedback positivo | Le eruzioni intensificano lo scioglimento dei ghiacci, innescando nuove eruzioni |
Prove dal passato: il caso delle Ande
Per validare queste conclusioni, gli scienziati hanno esaminato i depositi vulcanici nelle Ande, dove la calotta glaciale patagonica raggiunse uno spessore di 1.600 metri durante l’Ultimo Massimo Glaciale, circa 18.000 anni fa. Lo scioglimento della calotta ha coinciso con un aumento dell’attività eruttiva nei vulcani Calbuco, Mocho-Choshuenco e Puyehue-Cordón Caulle, confermando che lo scioglimento glaciale ha un impatto significativo sul vulcanismo.
Un ciclo di feedback che amplifica i rischi
Lo scioglimento dei ghiacci potrebbe innescare un pericoloso ciclo di feedback positivo. Le eruzioni vulcaniche causate dal sollevamento isostatico accelerano ulteriormente lo scioglimento dei ghiacci, aumentando il rischio di nuove eruzioni. Inoltre, l’albedo glaciale ridotto (meno superficie riflettente) e l’aumento della concentrazione di CO₂ nell’atmosfera intensificano il riscaldamento globale, rendendo il fenomeno ancora più preoccupante.