Freddo e influenza bloccano i donatori di sangue: scorte azzerate in 10 regioni italiane

L’ondata di maltempo che imperversa sull’Italia, e la contemporanea esplosione dell’influenza, che sta costringendo a letto milioni di italiani alle prese con starnuti, tosse e mal di gola, sta creando non pochi problemi al sistema delle donazioni di sangue, facendo scattare l’allarme per le scorte ormai azzerate in dieci regioni. Lombardia, Toscana, Liguria, Liguria, Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria, Campania, Basilicata e Puglia, afferma il Centro Nazionale Sangue, si trovano praticamente in ginocchio e fanno appello a tutti i donatori d’Italia affinché si presentino nel centro a loro più vicino. In totale, afferma il Centro, sono oltre 2600 le unità mancanti. La regione con le maggiori carenze è il Lazio ma situazioni critiche si registrano un poco ovunque.

Freddo e influenza fanno scattare l'emergenza

"Le cause della carenza sono multifattoriali - afferma Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale Sangue - ma sicuramente può aver inciso l'epidemia influenzale che, complice il calo delle vaccinazioni, ha già colpito molte più persone rispetto allo scorso anno, e si può ipotizzare che anche il maltempo stia tenendo a casa i donatori. La mobilitazione deve riguardare però tutte le regioni, non solo quelle che hanno carenze. L'autosufficienza per quanto riguarda il sangue, infatti, è sovraziendale e sovraregionale e in questi casi diventa vitale la compensazione coordinata tra regioni".

Situazione critica in Lombardia

In Lombardia sono rimaste circa un centinaio di sacche, che gli operatori dovranno usare con prudenza, rimandando quelle operazioni che possono essere posticipate. A fare un appello anche i vertici del Policlinico, ma il problema riguarda tutti gli ospedali lombardi. Tutti i centri trasfusionali stanno cercando di contattare più donatori possibili, ma più del 50% non può rispondere all’appello, anche considerando i tempi che devono trascorrere tra una donazione e l’altra (4 mesi per gli uomini, 6 per le donne). Le situazioni più critiche riguardano i gruppi sanguigni A+, A- e 0+, 0-.

Grave carenze di sangue in Toscana

Allarme per carenza di sangue anche in Toscana dove scarseggiano le scorte di gruppo 0 positivo, 0 negativo, A positivo e A negativo. Dal 31 dicembre al 10 gennaio, le donazioni di sangue intero in Toscana sono state 2.256, a fronte di 3.395 richieste. “Rinnovo il mio appello a tutti i donatori ad andare nei centri trasfusionali - dice l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -. E magari questa può essere l'occasione, per chi finora non donato, per diventare donatore e fare regolarmente questo gesto di solidarietà". "Il Centro Regionale Sangue - dice Simona Carli, responsabile del CRS della Regione Toscana - sta monitorando la situazione e coordinando l'attività di compensazione, per garantire la maggiore equità possibile in base alle necessità e complessità delle attività". Per cercare di contenere al minimo i disagi legati alla gravissima carenza e poter continuare a garantire le attività sanitarie, oltre all'indispensabile aumento delle donazioni, il Centro Regionale Sangue ha chiesto alle Aziende sanitarie una gestione molto attenta delle attività a maggior richiesta di sangue.

Azzerate anche le scorte pugliesi

Al Sud, a bloccare i volontari, sono state principalmente le condizioni meteo avverse. Le raccolte di sangue programmate sono in gran parte saltate. La Asl, in una nota, lancia un appello, nella speranza possano rendersi disponibili almeno i donatori appartenenti dei Gruppi 0 e A. “La necessità di sangue – si legge nella nota – è impellente per garantire gli interventi nelle sale operatorie dei nostri ospedali, oltre che il fabbisogno pazienti microcitemici e pazienti in assistenza domiciliare. Si ricorda che possono donare persone di età compresa tra i 18 ed i 65 anni, con peso maggiore di 50 chili, che non abbiano assunto farmaci antinfiammatori negli ultimi 5 giorni, antibiotici ed antistaminici negli ultimi 15 giorni“. Si può donare tutti i giorni presso l’ospedale Perrino di Brindisi, dalle 8 alle 18; il giovedì al Camberlingo di Francavilla Fontana, dalle 8.30 alle 10.30 e il venerdì a Ostuni, dalle 8.30 alle 10.30.

L’appello agli italiani: “Contattate le associazioni di appartenenza”

"Le Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue - sottolinea Aldo Ozino Caligaris, portavoce protempore del CIVIS (Coordinamento Interassociativo dei Volontari Italiani del Sangue) - devono intensificare la chiamata dei donatori periodici e associati".