Il buco nero al centro della Via Lattea si è risvegliato e si sta “abbuffando”
Il “distruttore di mondi” sta ingurgitando grandi quantità di materia. Le ipotesi degli astrofisici
Il buco nero supermassiccio denominato Sagittarius A*, situato al centro della nostra Galassia, sembra essersi svegliato e, sulla Terra, gli astrofisici stanno raccogliendo dati su quella che sembrerebbe una vera e propria “abbuffata” cosmica di gas e polveri interstellari. La spia della sua eccezionale ingordigia, evidenziano gli scienziati, è palesata dalle variazioni della luminosità notata, per la prima volta, dopo 24 anni di osservazioni. L’annuncio della scoperta, i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Astrophysical Journal Letters, è arrivato da un team di ricercatori guidati da Andrea Mia Ghez, dell'università della California a Los Angeles.
New transmission from The Starset Society: Sagittarius A, the supermassive black hole at the center of our galaxy, has emitted a large burst of infrared radiation brighter than anything ever produced by that black hole. https://t.co/DMqgIfXaEr pic.twitter.com/716wcdt1Q0
— Orbitan (@The_Orbitan) September 10, 2019
"Non abbiamo mai visto nulla di simile in 24 anni di studi su questo buco nero - ha commentato Ghez -. Di solito Sagittarius A* è tranquillo e ha una dieta contenuta, ma adesso non sappiamo le ragioni del suo straordinario banchetto". Osservare quanto sta accadendo permetterà ai fisici di comprendere "come si sviluppano i buchi neri e come influenzano l'evoluzione delle galassie". I ricercatori hanno analizzato più di 13mila osservazioni di Sagittarius A*, raccolte grazie all'Osservatorio Keck alle Hawaii e al Very Large Telescope (Vlt) dell'Osservatorio europeo meridionale (Eso) in Cile. E’ stato così che si è riusciti a scoprire, lo scorso 13 maggio, che l'area che circonda il buco nero al centro della nostra galassia ha raddoppiato la luminosità rispetto alla norma.
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Tre le ipotesi avanzate dagli astronomi: la “vittima” del buco nero potrebbe essere la stella chiamata S0-2, che si è avvicinata troppo nell'estate 2018, scagliando una nube di gas verso il buco nero; una seconda ipotesi riguarda la coppia di stelle chiamata G2, anch'essa troppo vicina al punto che il buco nero potrebbe averne risucchiato lo strato di gas più esterno; infine il buco nero potrebbe avere attirato e divorato uno sciame di grandi asteroidi che passava nelle vicinanze. Quanto sta accadendo al centro della nostra Via Lattea non rappresenta comunque una minaccia per la Terra. Il buco nero, infatti, si trova a 26mila anni luce dal nostro pianeta.