Partita la missione Dart: il satellite italiano LiciaCube filmerà il tentativo di deviare un asteroide per salvare la Terra

La prima missione di difesa planetaria è decollata dalla California. L'obiettivo è quello di schiantarsi contro l'asteroide lunare Dimorphos per sperimentare come spostarne il cammino e in futuro scongiurare un impatto con il nostro Pianeta

missione dart nasa
Rappresentazione artistica della missione Dart della Nasa (fonte: NASA/Johns Hopkins, APL/Steve Gribben)
TiscaliNews

E’ partita la missione Dart della Nasa, la prima che andrà a sperimentare la deviazione di un asteroide. E’ decollata con un Falcon 9 di Space X alle 7,23 ora italiana dalla base californiana di Vandenberg con a bordo il microsatellite italiano LiciaCube, acronimo di Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids, un gioiello tecnologico made in Italy di soli 30x20x10cm e di circa 13 chilogrammi. Il microsatellite è un progetto dell’Asi realizzato interamente negli stabilimenti della società italiana Argotec di Torino ed è il primo satellite costruito nel nostro Paese ad affrontare un viaggio nello spazio profondo.

La missione di difesa planetaria

Obiettivo della missione Dart-Double Asteroid Redirection Test della Nasa è deviare la rotta della luna Dimorphos grande 170 metri che abita intorno all'asteroide Didymos. Il sistema orbita intorno al Sole e la missione Dart punta a sperimentare come spostarne il cammino per scongiurare un giorno un impatto che più tragico per la Terra. Il viaggio di Dart e LiciaCube - che filmerà l'impatto documentandone ogni passaggio - durerà circa 10 mesi e il rendez vous con l'asteroide avverrà a 11 milioni di chilometri dalla Terra. "Registriamo ad oggi impatti continui con oggetti piccolissimi con il nostro pianeta e questa missione servirà a farci sperimentare se saremo capaci di modificare la rotta di un asteroide potenzialmente pericoloso.

Il microsatellite italiano LiciaCube

A raccontare in tempo reale gli ultimi istanti di Dart e successivamente misurarne gli effetti sull'asteroide sara' LiciaCube, il microsatellite interamente italiano, realizzato a Torino da Argotec, per conto di e in collaborazione con Asi. "Il suo ruolo sara' molto importante per la riuscita dell'intera missione - ha aggiunto Saccoccia - e sono state molte le sfide tecnologiche da affrontare anche perche' il microsatellite dovra' gestire in modo indipendente le fasi operative e le varie possibili situazioni che si trovera' davanti".

Il team di ricercatori italiani

A 10 giorni dall'impatto LiciaCube si separera' da Dart per portarsi a circa 50 chilometri di distanza navigando in forma autonoma e filmare l'impatto con le sue 2 telecamere Leia (Liciacube Explorer Imaging for Asteroid) e Luke (Liciacube Unit Key Explorer). LiciaCube sara' il satellite italiano ad operare piu' lontano dalla Terra e sara' gestito da una squadra tutta italiana che comprende ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Politecnico di Milano, Universita' di Bologna e Parthenope di Napoli, Istituto di Fisica Applicata del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ifac-Cnr) di Firenze, coordinata da Elisabetta Dotto dell'Inaf.

La piattaforma di Argotec

David Avino, Ceo di Argotec, ha osservato che "dopo circa due anni di lavoro, questa mattina è stato davvero suggestivo poter assistere alla partenza del microsatellite LiciaCube completamente progettato e realizzato all’interno dei nostri stabilimenti di Torino". "La piattaforma satellitare di Argotec è tra le più avanzate tecnologicamente al mondo, in grado di operare nello spazio profondo garantendo elevate prestazioni nonostante le dimensioni ridotte. Siamo davvero orgogliosi -ha detto Avino- di essere a bordo di una missione della Nasa così ambiziosa e di futura utilità per la difesa planetaria. Il prossimo appuntamento è fissato per l’autunno 2022 quando, dal nostro centro di controllo di Argotec a Torino, supporteremo in tempo reale le attività del satellite: dal rilascio dalla sonda americana fino all'acquisizione di immagini ad alta risoluzione dell’impatto di Dart".

Obiettivo della missione

Obiettivo della missione è quello di raggiungere, nell’autunno del prossimo anno, il sistema binario composto dall’asteroide Didymos e dal suo satellite Dimorphos e far impattare ad alta velocità contro quest’ultimo la sonda americana Dart mentre LiciaCube, rimanendo a distanza di sicurezza, avrà il compito di fotografare e acquisire i dati dell’impatto per verificare se l’asteroide devierà la sua traiettoria. Dart sarà quindi il primo test, in scala reale, della tecnica di impatto cinetico a scopo di Difesa Planetaria per la salvaguardia della Terra, qualora in futuro si creino situazioni di pericolo causate da oggetti celesti che intersecano l’orbita terrestre. Nessuno dei due asteroidi rappresenta una minaccia per la Terra, ma la loro orbita attorno al Sole li fa transitare abbastanza vicino al nostro pianeta da permettere ai telescopi di osservare le conseguenze della collisione di Dart e calcolare quanto la missione sarà stata efficace nel modificare la traiettoria di Dimorphos a seguito dell’impatto. La variazione del periodo di rivoluzione di quest’ultimo intorno al suo più massiccio compagno roccioso verrà misurata nelle fasi immediatamente successive all’impatto e poi in maniera cumulativa per i mesi e gli anni successivi. In aggiunta a quanto rilevato da Terra, saranno le immagini acquisite da LiciaCube a fornire elementi unici acquisiti in situ e nei momenti appena successivi all’impatto, rilevanti anche per la misura della deflessione orbitale.