ADHD e creatività, autismo e tecnologia: ecco come i tratti neuropsichiatrici possano influenzare le scelte lavorative
Un'analisi su oltre 400.000 persone rivela legami sorprendenti tra i disturbi più diffusi e le diverse professioni. La lista

Un recente studio, condotto da un team di ricercatori del JJ Peters VA Medical Center e dell'Icahn School of Medicine presso il Mount Sinai, in collaborazione con altre istituzioni, e pubblicato su Nature Human Behaviour, ha analizzato i legami tra tratti genetici neuropsichiatrici e scelte professionali. I ricercatori hanno utilizzato poligenic scores (PGS), metriche che stimano la predisposizione genetica a disturbi come ADHD, depressione e autismo, confrontandoli con i dati professionali di oltre 400.000 persone appartenenti a due grandi biobanche: il Million Veteran Program negli Stati Uniti e la UK Biobank nel Regno Unito. I risultati suggeriscono che alcuni tratti genetici possano influenzare lievemente la scelta della carriera.

Le associazioni tra tratti genetici e professioni
Lo studio ha evidenziato 374 combinazioni significative tra tratti neuropsichiatrici e categorie professionali. Ecco un elenco delle associazioni più rilevanti:
- ADHD (Disturbo da deficit di attenzione e iperattività):
- Arti e design
- Vendite
- Lavori manuali e tecnici - Autismo:
- Tecnologia e informatica
- Ingegneria
- Matematica e analisi dei dati - Depressione:
- Supporto sanitario
- Lavoro sociale
- Educazione - Disturbi psicotici (es. schizofrenia):
- Carriere creative
- Ricerca accademica - Propensione al fumo:
- Lavori manuali
- Settori della ristorazione
Al contrario, alcune professioni, come il supporto amministrativo e sanitario, non hanno mostrato legami significativi con tratti neuropsichiatrici.

L’influenza del Dna è marginale
Nonostante i risultati, gli scienziati sottolineano che il peso della genetica è minimo. “Ogni tratto genetico spiega meno dello 0,4% della variazione nelle scelte lavorative”, ha dichiarato Georgios Voloudakis, autore dello studio. Fattori come età, sesso, istruzione e ambiente sociale hanno un impatto nettamente superiore. Per esempio, è emerso che l’età rappresenta il 21% della variazione osservata, mentre il sesso incide per il 7%. Questi dati evidenziano come i contesti educativi e sociali siano determinanti nel plasmare le carriere individuali.
Implicazioni per l’equità sociale
Uno degli aspetti più interessanti dello studio riguarda le disuguaglianze sistemiche. Alcuni tratti genetici, come quelli associati all’ADHD, possono creare barriere educative che limitano l’accesso a determinate carriere. Comprendere queste dinamiche potrebbe portare a interventi mirati per promuovere l’inclusione e ridurre le disparità.
Nuove frontiere nella ricerca genetica
I ricercatori continueranno a esplorare come le varianti genetiche influenzino altri aspetti della vita, come la salute mentale e il benessere. “Il nostro obiettivo è utilizzare queste conoscenze per sviluppare approcci personalizzati nel campo della psichiatria computazionale”, ha concluso Voloudakis. Questo potrebbe aprire la strada a terapie mirate per migliorare la qualità della vita di molte persone.
Fonte:
Nature Human Behaviour