Trovato il modo di far ringiovanire di molti anni le cellule umane
Il risultato ottenuto in laboratorio dal gruppo di scienziati coordinato da un ricercatore italiano a Stanford

Il sogno della vita eterna, probabilmente, non sarà mai raggiunto, e comunque non era uno degli obiettivi contemplati dalla ricerca in questione. Il risultato appena ottenuto da un’equipe di scienziati coordinata da un ricercatore italiano a Stanford apre tuttavia la speranza a nuovi scenari nella lotta alle malattie legate all'età. L’equipe, sotto la guida del biologo italiano Vittorio Sebastiano, ha fatto sapere di aver trovato il modo di ringiovanire di anni delle cellule umane ormai anziane. Il tutto, stando a quanto pubblicato sulle pagine della rivista scientifica Nature Communications, è stato possibile grazie a un cocktail di proteine tipiche dello sviluppo embrionale.
Il gruppo di Sebastiano si occupa da anni di riprogrammare le cellule adulte, come quelle della pelle, così da farle tornare “bambine”. In pratica i ricercatori le trasformano in cellule staminali indotte e pluripotenti, capaci di differenziarsi in diversi tipi di tessuto. La cosa è facile a dirsi, ma il processo è ovviamente ben più complesso e delicato. Per riportare indietro le lancette dell'orologio le cellule devono esser infatti trattate per due settimane con uno speciale cocktail di proteine ringiovanenti, che solitamente vengono espresse durante lo sviluppo embrionale.
Sulla base di questa esperienza, spiega lo scienziato italiano, "ci siamo chiesti se fosse possibile portare indietro l'orologio dell'invecchiamento senza indurre la pluripotenza. Ora abbiamo scoperto che controllando rigidamente la durata dell'esposizione alle proteine, possiamo indurre il ringiovanimento in molti tipi di cellule umane". Dopo quattro giorni di trattamento, le cellule sono geneticamente ringiovanite in media da 1,5 a 3,5 anni, con picchi di 3,5 anni per le cellule della pelle e addirittura 7,5 anni per le cellule che rivestono il lume dei vasi sanguigni.
Anche il loro metabolismo è migliorato. Forti di questo risultato, i ricercatori hanno provato a ringiovanire perfino le cellule staminali del muscolo che, con il passare del tempo, vedono calare la loro capacità rigenerativa. Le staminali, prelevate da topi anziani e trattate in provetta, una volta reimpiantate hanno donato agli animali lo stesso vigore dei topi più giovani. La tecnica è stata infine applicata a cellule umane prelevate dalla cartilagine danneggiata dall'osteoartrite: il mix di proteine ringiovanenti ha permesso di ridurre la produzione di molecole infiammatorie migliorando la capacità delle cellule di dividersi e funzionare.
Nature Communications