Tiscali.it
SEGUICI

Centrali solari nella “zona morta” di Chernobyl, ma gli operai potrebbero non esser tutelati

Via alla produzione di energia pulita: “Nei piani centrali in grado di generare 2 Gigawatt

Roberto Zoncadi R.Z.   

Sono passati quasi 31 anni dal catastrofico incidente nucleare di Chernobyl. Da quel lontano 26 aprile del 1986 sono morte (e i dati ufficiali sono decisamente prudenti) non meno di 4.000 persone. Le stesse autorità ucraine stimano vi siano state almeno 5 milioni di persone colpite dagli effetti mortali delle radiazioni, e una buona parte di queste vive ancora nelle regioni contaminate. Secondo Greenpeace la centrale starebbe ancora disseminando morte e potrebbero causare ancora tra i 100mila e i 400mila morti nelle tre ex repubbliche sovietiche. Ora il governo di Kiev sembra deciso a cambiare marcia, trasformando quella zona morta in un luogo dall’animo green, e non si parla della “luminescenza verdastra” associata spesso (impropriamente) alla radiazione.

Centrali solari nella zona morta

Decine di società da tutto il mondo intendono infatti sfruttare quella immensa superfice, grande due volte la città di Los Angeles, per costruire centrali solari che avranno il compito di produrre energia pulita e ridurre la dipendenza dell’Ucraina dal gas del nemico russo. I pannelli solari, che non richiedono una presenza fissa di personale, sono una delle poche opzioni possibili. La zona ha una buona esposizione al sole, e gli impianti potrebbero usare la vecchia rete elettrica della centrale nucleare, ancora funzionante. Il governo ucraino, che ricordiamo essere uno dei paesi europei più poveri, offre i terreni in affitto a prezzi stracciati, con uno sconto dell'85%, e offre anche un incentivo di 17 centesimi di euro a kilowatt.

Due i progetti più importanti

Al momento i progetti presentati permetterebbero a Kiev di produrre 2 Gigawatt (la vecchia centrale nucleare ne produceva 4 Gigawatt) con evidenti benefici per tutto il Paese. Le offerte, oltre che da società ucraine, sono arrivate da Cina, Germania, Irlanda, Danimarca, Austria, Bulgaria e Bielorussia. L'impianto proposto dai cinesi di GCL e China State Construction Engineering Corporation è il più grande, da 1 gigawatt, con un investimento di 1 miliardo di dollari. Un gruppo tedesco vuole installare pannelli per 500 megawatt. Gli altri progetti sono per centrali da 20 megawatt.

Poca (o nessuna) tutela per gli operai

Ancora poco chiara la strategia che verrà adottata per affrontare il rischio radiazioni. Né il governo ucraino, né tanto meno le società cinesi, hanno reso noto le misure di sicurezza che intendono adottare. Fanno di sicuro riflettere le parole di Stanislav Shekstelo, portavoce della Chernobyl Nuclear Power Plant, che qualche mese fa disse: "I dipendenti firmano un foglio in cui si impegnano a seguire le regole di comportamento. Alla fine di ogni anno ci viene misurato il livello di radiazioni accumulato. Se hai oltrepassato il limite, è colpa tua".

Roberto Zoncadi R.Z.   
I più recenti
Life Perdix, un Jurassic Park per davvero, ma della biodiversità
Life Perdix, un Jurassic Park per davvero, ma della biodiversità
Continua il tour itinerante in Sicilia per il Consorzio Corepla
Continua il tour itinerante in Sicilia per il Consorzio Corepla
Obesità, la patologia minaccia la sicurezza sanitaria mondiale
Obesità, la patologia minaccia la sicurezza sanitaria mondiale
Nobel per la Fisica a Hopfield e Hinton per il loro lavoro sull'IA
Nobel per la Fisica a Hopfield e Hinton per il loro lavoro sull'IA
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...