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Trovati in Argentina i resti fossili di un enorme rettile noto come il “drago della morte"

Visse sulla Terra 86milioni di anni fa, insieme ai dinosauri. E’ stato il vertebrato volante più grande di tutti i tempi

Roberto Zoncadi R.Z.   
Foto dell'Universidad Nacional de Cuyo
Foto dell'Universidad Nacional de Cuyo

Un gruppo di paleontologi dell'Università Nazionale di Cuyo a Mendoza ha scoperto i fossili di un enorme rettile volante denominato “drago della morte”. Il team di esperti, guidato dal professor Leonardo Ortiz, ha ritrovato i resti del gigante nelle Ande, nella provincia occidentale di Mendoza, in Argentina. Con un’apertura alare di circa 12 metri, e un corpo lungo 9 metri, era più grande di un caccia militare F-16.

Foto Ortiz David

L’imponente creatura, considerata il vertebrato volante più grande di tutti i tempi, visse insieme ai dinosauri, circa 86 milioni di anni fa. Il drago della morte scoperto, noto con il nome scientifico Thanatosdrakon amaru, era un pterosauro e come tale non aveva rivali nei cieli del Cretaceo. "Sembrava appropriato chiamarlo in questo modo - ha dichiarato il responsabile del progetto -. È il drago della morte".

Dotato di ossa cave, di un grande cervello e lobi ottici particolarmente sviluppati, disponeva di creste multiple sulle ossa a cui erano attaccati muscoli specializzati nel volo. L’esemplare scoperto da Ortiz e colleghi è il più grande mai scoperto in Sud America, e uno dei più grandi vertebrati volanti conosciuti. “Le caratteristiche di questo fossile non erano mai state riscontrate prima - commenta il paleontologo - e questo porta a richiedere non solo una nuova specie, ma anche un nuovo genere. Sembrava appropriato chiamarlo in questo modo. È il drago della morte. Al momento non esiste nessun altro animale fossile che ci ricorda quello appena portato alla luce”.

Si stima che questa temibile specie sia vissuta 20 milioni di anni prima che l'impatto dell'asteroide in quella che è l'attuale penisola messicana dello Yucatan spazzasse via il 75 per cento della vita sul pianeta, 66 milioni di anni fa. I pterosauri sono ancora oggi creature estremamente misteriose. Non appartengono infatti alla famiglia degli uccelli, come neanche a quella dei pipistrelli. Sono semmai dei rettili capaci di volare: alcuni ritengono fossero imparentati a dinosauri e coccodrilli, una famiglia nota come archosauri.

Riferimenti
Roberto Zoncadi R.Z.   
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