Virus delle scimmie, al via le vaccinazioni in 4 Regioni. "Esclusa per ora la somministrazione di massa"
E' possibile prenotare via mail, lo Spallanzani farà da apripista. Le direttive del ministero della Salute

Prende il via oggi la campagna di vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie nelle quattro regioni che hanno registrato più casi. Le somministrazioni prenderanno il via nell'Istituto Spallanzani di Roma a seguito della circolare del ministero della Salute che ha definito modalità e platea dell'immunizzazione.
Le prenotazioni possono avvenire tramite mail che, si legge nel documento, dovranno essere inviate a vaccinomonkeypox@inmi.it. Le informazioni sulle categorie arruolabili, sono definite nella circolare (https://bit.ly/monkeypoxvaxinmi) che esclude per il momento una vaccinazione di massa: "Al momento, la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa".
Il ministero ha individuato 4 Regioni che hanno fatto registrare più casi. Sulla base di questi dati sono state distribuite le dosi di cui duemila alla Lombardia, 1.200 al Lazio, 600 all'Emilia Romagna e 400 al Veneto. Inoltre, come richiesto, in attesa della successiva tranche di donazione (attualmente prevista per la seconda metà di agosto) sarà messa da subito a disposizione, per le Regioni e le pubbliche amministrazioni che ne facciano richiesta, una quota di dosi (multipli di 20 fino a 60 dosi). Una quota di vaccino resterà stoccata presso il ministero della Salute, per eventuali emergenze, si legge nella circolare.
In Italia vicini al picco
"In Italia siamo vicini al picco" per quanto riguarda il vaiolo delle scimmie "ma i casi sono sottostimati: probabilmente sono almeno il doppio". E' quanto risulta dallo studio in fase di piubblicazione, firmato da Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell'Università Lumsa, e da Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma.
"Abbiamo analizzato i dati dei primi 10 Paesi più colpiti dal vaiolo delle scimmie - anticipa all'Adnkronos Salute Maruotti - In alcuni, come la Germania, è stato già raggiunto il picco. Il Brasile è in piena fase espansiva. Negli Usa possiamo prevedere il picco verso fine agosto, lo stesso in Francia. In Italia siamo più o meno nella fase di picco".
In Italia 505 casi stimati, "numeri sottovalutati"
La ricerca ha anche preso in esame, come detto, la possibilità che in Italia i contagi da Monkeypox virus siano sottostimati. Nell'ultimo bollettino del ministero della Salute sono 505 i casi confermati. "Noi abbiamo stimato che i contagi possano essere circa il doppio in Italia, come anche in Brasile e in Francia, e il triplo in Spagna. C'è una grossa fetta di positivi che sfugge alla rete ufficiale - avverte Maruotti - per due problematiche: il basso numero di test, stesso problema che abbiamo avuto nelle fase iniziali del Covid, e il fatto che i medici non riescono immediatamente ad identificare un caso".