Tiscali.it
SEGUICI

Test atomici degli anni '50 hanno devastato il pianeta, la scoperta degli scienziati nelle profondità oceaniche

A distanza di oltre 50 anni uno studio dimostra come, anche le zone più remote e irraggiungibili del nostro pianeta, subiscono gli effetti deleteri delle attività umane

Roberto Zoncadi R.Z.   
Test atomici degli anni '50 hanno devastato il pianeta, la scoperta degli scienziati nelle...

Il carbonio radioattivo rilasciato nell’atmosfera a seguito dei test atomici condotti nel ventesimo secolo sono ancora rilevabili nelle profondità oceaniche. E’ quanto sostiene un team di ricercatori appartenenti all’American Geophysical Union secondo cui una moltitudine di crostacei, che popolano le profondità marine, hanno incorporato gli isotopi nei propri corpi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulle pagine della Geophysical Research Letters. "Anche se le correnti oceaniche impiegano centinaia di anni per portare l’acqua contaminata nelle zone più profonde - evidenzia Ning Wang, geochimico presso l'Accademia cinese delle scienze di Guangzhou e responsabile dello studio - la catena alimentare è riuscita a colonizzare l’area molto più rapidamente”.

Cosa hanno scoperto a 11mila metri di profondità

"In termini di sistemi biologici - ha aggiunto il collega Weidong Sun - c'è un'interazione molto forte tra la superficie e il fondo. Le attività umane possono influenzare i biosistemi anche fino a 11mila metri di profondità: dobbiamo stare attenti ai nostri comportamenti futuri". I test sulle armi termonucleari condotti negli anni '50 e '60 raddoppiarono la quantità di carbonio-14 nell'atmosfera quando i neutroni rilasciati dalle bombe reagirono con l'azoto nell'aria. I livelli di questo "carbonio da bomba" raggiunsero il picco a metà degli anni '60, e poi crollarono quando i test nucleari in superficie si fermarono. Negli anni '90, i livelli di carbonio-14 nell'atmosfera erano scesi di circa il 20 per cento rispetto ai livelli pre-test. Wang e colleghi hanno analizzato degli anfipodi prelevati nella fossa delle Marianne, altri dalle acque profonde che circondano l’isola Mussau e altri ancora negli abissi del mare della Nuova Britannia, l'isola più grande dell'Arcipelago di Bismarck, appartenente alla Papua Nuova Guinea.

Video

Test nucleari ufficiale dal 1945 AL 1998 (Time-line map)

Isotopi nei tessuti muscolari

In tutti i campioni, pescati a diverse profondità - fino a 11 chilometri sotto il livello del mare - sono state rilevate tracce dell’isotopo nei tessuti muscolari. Analizzando il contenuto del loro intestino sono stati rilevati gli stessi livelli radioattivi presenti nella superficie dell'Oceano Pacifico. Questo, hanno spiegato i ricercatori, suggerisce che i crostacei si nutrono selettivamente di detriti che, dalla superficie marina, precipitano sul fondale. Lo studio, conclude Rose Cory, professoressa associata di scienze della terra e dell'ambiente presso l'Università del Michigan, “dimostra chiaramente che nessun luogo del nostro Pianeta, benché remoto, può esser considerato immune dalle conseguenze derivanti dalle azioni sconsiderate dell’uomo. Tutto ciò che facciamo, anche a distanza di tantissimi anni, può avere causare problemi ai delicati ecosistemi”, mettendo a rischio ogni uomo e donna sulla Terra, perché - non dobbiamo dimenticarlo - pesci e crostacei, in qualche modo, finiscono anche nei nostri piatti.

Roberto Zoncadi R.Z.   
I più recenti
Spiagge dei bimbi, nel 2025 resta in Calabria il record di Bandiere verdi
Spiagge dei bimbi, nel 2025 resta in Calabria il record di Bandiere verdi
Sport e prevenzione, parte da Roma il Tour 2025 di Tennis & Friends
Sport e prevenzione, parte da Roma il Tour 2025 di Tennis & Friends
Aids, infettivologo Cascio: Tardive 60% diagnosi Hiv, in 4 su 10 già sintomi malattia
Aids, infettivologo Cascio: Tardive 60% diagnosi Hiv, in 4 su 10 già sintomi malattia
Aids, infettivologo Cascio: Tardive 60% diagnosi Hiv, in 4 su 10 già sintomi malattia
Aids, infettivologo Cascio: Tardive 60% diagnosi Hiv, in 4 su 10 già sintomi malattia
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...