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Basterà un semplice prelievo di sangue per predire le allergie nei bambini

Il BAT test simula la risposta allergica senza rischi, aiutando a prevenire reazioni gravi e migliorare le cure per i bambini allergici

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
Foto Shutterstock
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Sarà sufficiente un prelievo di sangue per predire le reazioni allergiche nei bambini. Il BAT test (Basophil Activation Test), sviluppato presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, è sicuro e preciso, e simula la risposta immunitaria agli allergeni senza esporre il paziente a pericoli. Questa innovativa analisi in laboratorio consente di individuare in anticipo la gravità delle allergie alimentari, permettendo ai medici di stabilire strategie terapeutiche personalizzate. Con un numero crescente di bambini affetti da allergie, il BAT test rappresenta un passo avanti nella diagnosi e nella gestione di questa condizione, riducendo il rischio di reazioni gravi.

Allergie alimentari: un problema in crescita

Negli ultimi dieci anni, il numero di bambini allergici ad alcuni alimenti è aumentato in modo significativo. Si stima che 1 bambino su 50 soffra di almeno un’allergia alimentare, e nel 16% dei casi la reazione può essere grave. Tra le allergie più diffuse vi sono:

  • Frutta a guscio (nocciole, anacardi, pistacchi), passata dal 3% all’8%
  • Arachidi, aumentate dall’1% al 6%
  • Latte vaccino, stabile al 15%, ma spesso associato ad altre allergie

Le allergie alle proteine del latte vaccino e quella alle arachidi sono le più pericolose, con un alto rischio di shock anafilattico. Ogni anno, in Italia, si registrano tra 2 e 4 decessi dovuti a reazioni allergiche gravi, soprattutto tra i giovani sotto i 20 anni.

Come funziona il BAT test

Il BAT test è un esame del sangue che permette di prevedere la risposta dell’organismo agli allergeni senza esporre il paziente a rischi. A differenza del test di provocazione orale, che prevede la somministrazione controllata dell’allergene, il BAT test viene eseguito in laboratorio, garantendo sicurezza e precisione. Il processo è semplice e si articola in tre fasi:

  1. Si preleva un campione di sangue del bambino
  2. Le cellule del sistema immunitario vengono isolate e messe a contatto con l’allergene
  3. Se il bambino è allergico, le cellule rilasciano specifiche molecole che vengono rilevate e misurate

Questa metodologia consente di valutare la gravità della reazione allergica senza il rischio di una crisi anafilattica, fornendo dati utili per la diagnosi e il trattamento.

Diagnosi più sicure e terapie personalizzate

Il BAT test si affianca ai metodi diagnostici già in uso, come i prick test cutanei, il dosaggio delle IgE nel sangue e il test di provocazione orale, che finora era considerato lo standard di riferimento, pur comportando alcuni rischi. Grazie a questa nuova tecnologia, sarà possibile identificare con maggiore precisione le allergie alimentari e adottare la terapia più adeguata per ogni bambino.

Le opzioni di trattamento comprendono:

  1. Evitare gli alimenti allergenici, un approccio tradizionale ma limitante
  2. Desensibilizzazione orale, che prevede una graduale esposizione all’allergene per aumentare la tolleranza
  3. Terapie avanzate, come l’Omalizumab, un farmaco che riduce l’effetto degli anticorpi IgE, responsabili delle reazioni allergiche

Il futuro della ricerca sulle allergie infantili

L’Ospedale Bambino Gesù di Roma è in prima linea nella ricerca sulle allergie infantili e sta esplorando nuove tecniche di trattamento. Tra queste, l’immunoterapia epicutanea, una tecnologia innovativa che potrebbe rivoluzionare la gestione delle allergie nei prossimi anni. L’obiettivo è ridurre il rischio di reazioni gravi e migliorare la qualità della vita dei bambini allergici, offrendo terapie più sicure ed efficaci.

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
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