Cancro alla prostata: una procedura ambulatoriale utilizza il vapore per distruggere le cellule tumorali
Negli Usa parte un trial su pazienti a rischio intermedio, ovvero quei casi in cui il tumore è localizzato nella ghiandola prostatica. La nuova terapia promette meno effetti collaterali rispetto a chirurgia e radioterapia
Il vapore per combattere il cancro alla prostata. E' il rivoluzionario trattamento che potrebbe aprire la nuova era nelle terapie oncologiche. Questa tecnica, attualmente in fase di sperimentazione presso il Keck Medicine di USC, mira a ridurre al minimo gli effetti collaterali spesso associati alle cure tradizionali come la chirurgia e la radioterapia. "Le terapie più comuni per il cancro alla prostata - ha spiegato il dottor André Abreu, che guida il trial clinico - causano spesso effetti collaterali che alterano profondamente la qualità della vita. Questo nuovo trattamento potrebbe non solo combattere il tumore, ma anche preservare il benessere generale dei pazienti".
Come funziona la terapia al vapore?
La terapia si basa sull’uso del calore per distruggere le cellule tumorali. Il vapore, veicolato con estrema precisione, rappresenta un mezzo sicuro per somministrare calore all'interno del corpo. Prima della procedura, i medici individuano con una risonanza magnetica le aree colpite dal tumore. Durante il trattamento, guidati da un’ecografia, posizionano un catetere nell'uretra per raggiungere il tumore. Un ago rilascia poi brevi impulsi di vapore, di circa 10 secondi ciascuno, mirati a distruggere il tessuto tumorale senza danneggiare le strutture circostanti. “Questa procedura è progettata per essere più delicata rispetto alle terapie tradizionali, con l’obiettivo di preservare gli organi sani vicini alla prostata”, ha affermato il dottor Abreu. Un ulteriore vantaggio è che si tratta di una procedura ambulatoriale, che non richiede ricovero, a differenza della chirurgia o della radioterapia, che spesso necessita di più sessioni.
I vantaggi della terapia al vapore
Questa tecnica offre numerosi potenziali benefici:
- Precisione: Grazie all’uso combinato di MRI ed ecografia, il trattamento è mirato e minimizza i danni ai tessuti sani
- Meno invasività: È un trattamento ambulatoriale, senza necessità di degenza ospedaliera
- Un’unica applicazione: Contrariamente alla radioterapia, il vapore potrebbe funzionare con una sola sessione
Il trial clinico: dove e chi può partecipare
Il trial coinvolge fino a 30 ospedali e centri sanitari negli Stati Uniti. Finora sono state effettuate oltre 180 procedure. Al Keck Hospital di USC, l’unico sito partecipante nell’area di Los Angeles, i pazienti verranno monitorati per cinque anni per valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento. La ricerca è sponsorizzata dalla Francis Medical, Inc., sviluppatrice del sistema Vanquish Water Vapor Ablation. “Nel prossimo decennio, ci auguriamo di vedere terapie innovative come questa rivoluzionare il modo in cui aiutiamo i pazienti a guarire dal cancro preservando la loro qualità di vita”, ha concluso il dottor Abreu. Il trial clinico è rivolto a pazienti con cancro alla prostata a rischio intermedio, ossia casi in cui il tumore è localizzato nella ghiandola prostatica e non si è diffuso ad altri organi. Questo tipo di carcinoma rappresenta circa un terzo di tutti i tumori prostatici localizzati.
Fonti:
NIH
Keck Medicine Of USC