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Rischio di demenza, una bevanda comune promette di proteggere il cervello dalle lesioni

Uno studio giapponese conferma i benefici del tè verde nel ridurre le lesioni cerebrali legate al rischio di demenza, superando il caffè in efficacia

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
Foto Shutterstock
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La demenza, nella sua forma più comune legata al morbo di Alzheimer, è caratterizzata da significative alterazioni cerebrali, tra cui atrofia dell’ippocampo e aumento delle lesioni nella sostanza bianca, il tessuto che ospita le fibre nervose. In passato diversi studi suggerivano un possibile legame tra il consumo di bevande come tè verde e caffè e una riduzione del rischio di demenza. Tuttavia, mancava una chiara distinzione tra i benefici delle due bevande.

Lo studio giapponese che mette a confronto tè verde e caffè

Un gruppo di ricercatori giapponesi ha voluto approfondire l’argomento e ha per questo condotto uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine di Nature Portfolio Journal Science of Food. Utilizzando i dati di 8.766 partecipanti di età superiore ai 65 anni, raccolti attraverso il programma JPSC-A, i ricercatori hanno confrontato le abitudini di consumo di tè e caffè con i risultati delle risonanze magnetiche cerebrali. I risultati hanno evidenziato che un maggiore consumo di tè verde è associato a una minore presenza di lesioni nella sostanza bianca, mentre il caffè non mostra lo stesso effetto.

L’effetto protettivo del tè verde: dose e quantità

Lo studio ha dimostrato una relazione dose-dipendente: i partecipanti che bevevano tre tazze di tè verde al giorno avevano un rischio inferiore del 3% di sviluppare lesioni cerebrali rispetto a chi ne consumava una sola. Questo beneficio saliva al 6% per chi consumava tra sei e otto tazze al giorno. Tuttavia, il tè verde non sembra avere un effetto significativo nei soggetti con varianti genetiche come APOE4 o con diagnosi di depressione.

I limiti del caffè nel ridurre le lesioni cerebrali

I consumatori di caffè non hanno mostrato una riduzione significativa delle lesioni cerebrali. Questo suggerisce che il legame tra caffè e salute cerebrale potrebbe essere meno diretto o richiedere ulteriori studi per chiarirne i meccanismi. Gli autori sottolineano la necessità di approfondire gli effetti di questa bevanda sul rischio di demenza.

Possibili spiegazioni per i benefici del tè verde

I ricercatori ipotizzano che il tè verde possa ridurre il rischio di lesioni cerebrali grazie ai suoi effetti benefici sulla salute cardiovascolare. Studi precedenti hanno evidenziato come il tè verde aiuti a regolare la pressione arteriosa, un fattore strettamente legato alla salute del cervello. Una pressione sanguigna più bassa è infatti associata a un minor rischio di demenza.

Fonte:
Nature Portfolio Journal Science of Food

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
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