Lo stress cronico altera l’udito: i suoni vengono percepiti in modo attutito
Un nuovo studio svela come lo stress cronico influisca sul cervello, riducendo la percezione dei suoni più deboli e alterando l’elaborazione uditiva

Lo stress prolungato influisce non solo sul nostro umore e sul processo decisionale, ma anche sulla capacità di percepire i suoni. Una nuova ricerca condotta presso l’Università Ben-Gurion del Negev ha dimostrato che l’udito subisce alterazioni significative in condizioni di stress cronico, rendendo i suoni più deboli meno percepibili. Lo studio, pubblicato su Plos Biology, ha esaminato gli effetti dello stress sulla corteccia uditiva, individuando un meccanismo neurale che potrebbe spiegare il fenomeno.
Lo studio: suoni più deboli, reazioni attenuate
Per analizzare il legame tra stress e udito, i ricercatori hanno condotto esperimenti su modelli animali, osservando come il cervello elabora i suoni in situazioni di stress cronico. I risultati hanno rivelato che i suoni a basso volume generavano risposte cerebrali significativamente più deboli, mentre quelli ad alta intensità continuavano a essere percepiti normalmente. Questo suggerisce che lo stress cronico modifica la sensibilità della corteccia uditiva, influenzando il modo in cui il cervello distingue e risponde ai diversi livelli di suono.
Il ruolo delle cellule "interruttore" nel cervello
Una delle scoperte più interessanti riguarda la presenza di particolari cellule neurali definite “interruttori”, che diventano iperattive in condizioni di stress prolungato. Quando un suono viene percepito, queste cellule aumentano la loro attività, sopprimendo i neuroni responsabili della normale elaborazione uditiva. Questo meccanismo spiegherebbe perché i suoni deboli vengono attenuati, mentre quelli più forti rimangono percepibili. La scoperta potrebbe aprire nuove strade per la comprensione di disturbi legati alla percezione sensoriale in condizioni di stress.
Lo stress non altera solo le emozioni, ma anche la percezione quotidiana
Secondo l’autrice dello studio, Jennifer Resnik, la ricerca dimostra che lo stress cronico non influisce solo sulle emozioni, ma altera anche il modo in cui il cervello elabora stimoli neutri, come i suoni quotidiani. Finora, molte ricerche si sono concentrate sugli effetti dello stress su apprendimento e comportamento, ma questi risultati suggeriscono che anche la percezione sensoriale può subire modifiche significative.
Nuove prospettive per la ricerca su stress e sistema sensoriale
Comprendere come lo stress influisca sulle percezioni sensoriali potrebbe essere fondamentale per sviluppare trattamenti mirati a migliorare la qualità della vita di chi soffre di disturbi legati all’ansia e allo stress prolungato. In futuro, ulteriori ricerche potranno approfondire il legame tra sistema nervoso, udito e stress, fornendo nuovi strumenti per affrontare le problematiche legate alla salute mentale e sensoriale.
Fonte:
Plos Biology