Tiscali.it
SEGUICI

Come ridurre il rischio di demenza: le 7 strategie basate sulla scienza

Recenti ricerche evidenziano l'importanza di alcune abitudini quotidiane che possono contribuire a mantenere il cervello in salute, riducendo la probabilità di sviluppare demenza

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
Foto Shutterstock
Foto Shutterstock

Il numero di persone affette da demenza sta aumentando rapidamente a livello globale, con una previsione di 153 milioni di casi entro il 2050. La ricerca di una cura definitiva procede lentamente, ma gli esperti sottolineano che esistono strategie efficaci per prevenire o rallentare il declino cognitivo. Alcuni studi recenti hanno evidenziato il ruolo fondamentale della salute visiva, dimostrando che una riduzione della sensibilità agli stimoli visivi può predire l’insorgenza della malattia fino a 12 anni prima della diagnosi. “Le persone che svilupperanno demenza sono più lente nel riconoscere forme visive”, spiega Prof. Eef Hogervorst.

L’istruzione e le relazioni sociali come fattori protettivi

Anche istruzione, relazioni sociali e personalità influiscono significativamente sul rischio di sviluppare la malattia. Livelli di istruzione più elevati sono associati a una riduzione dell’11% del rischio per ogni anno di studio aggiuntivo, mentre una vita sociale attiva riduce il pericolo di declino cognitivo. Secondo l’Alzheimer’s Society, la solitudine cronica può aumentare le probabilità di sviluppare la demenza fino al 60%. Inoltre, una personalità positiva e disciplinata aiuta il cervello a essere più resiliente, come conferma lo studio della Prof.ssa Emorie Beck.

Fattori ambientali e stile di vita: il loro impatto sul cervello

Anche qualità dell’aria, sonno e attività fisica svolgono un ruolo essenziale. L’inquinamento atmosferico è stato collegato a un aumento del 4% del rischio per ogni incremento di 2 µg/m³ di particolato PM2.5. Dormire meno di sette ore a notte aumenta il rischio del 30%, mentre l’esercizio fisico regolare riduce il rischio di demenza del 28% e quello di Alzheimer del 45%. Una dieta equilibrata aiuta a proteggere il cervello, sebbene gli esperti non abbiano ancora individuato un regime alimentare specifico per la prevenzione della malattia.

Le sette strategie per proteggere il cervello

  • Mantenere gli occhi attivi

La salute visiva è strettamente connessa alla funzione cognitiva. Uno studio pubblicato su Scientific Reports ha dimostrato che una ridotta sensibilità visiva può predire l’insorgenza della demenza con anni di anticipo. “Le persone che svilupperanno demenza sono più lente nel riconoscere forme visive”, afferma il professor Eef Hogervorst. Attività come leggere, guardare la TV, giocare ai videogiochi o passeggiare nella natura possono stimolare la vista e contribuire a mantenere il cervello attivo.

  • Non smettere mai di imparare

L’istruzione è un elemento fondamentale nella prevenzione della demenza. Gli studi dimostrano che ogni anno in più di studio riduce il rischio dell’11%. Secondo l’Università di Cambridge, un livello di istruzione più elevato può ritardare i sintomi della demenza grazie a una maggiore riserva cognitiva. Anche in età avanzata, imparare nuove competenze, come una lingua straniera o uno strumento musicale, aiuta a mantenere il cervello attivo.

  • Mantenere una vita sociale attiva

La solitudine cronica è associata a un aumento del 60% del rischio di demenza, come riportato dall’Alzheimer’s Society. “È importante comprendere i propri bisogni sociali e mantenere relazioni significative”, sottolinea Eileen Graham, esperta in scienze sociali. Interazioni regolari con amici e familiari, partecipazione ad attività di gruppo e impegno in attività comunitarie riducono il rischio di isolamento e stimolano la mente.

  • Avere uno stile di vita organizzato e disciplinato

Mantenere una routine strutturata e un approccio disciplinato alla vita quotidiana può rafforzare la resilienza cognitiva. Uno studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia ha dimostrato che le persone con una gestione del tempo efficace e una mentalità organizzata sviluppano una maggiore capacità di adattarsi ai cambiamenti cerebrali legati all’età. “Avere una vita ben organizzata e ridurre lo stress aiuta il cervello a rimanere più resiliente”, afferma la professoressa Emorie Beck.

  • Ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico

L’inquinamento ambientale è un fattore di rischio importante per la salute cerebrale. Una revisione scientifica del 2023 ha evidenziato che un aumento di 2 µg/m³ di PM2.5 è associato a un 4% in più di rischio di sviluppare la demenza. Evitare aree ad alto inquinamento, trascorrere più tempo all’aperto in spazi verdi e migliorare la qualità dell’aria in casa possono contribuire a proteggere il cervello.

  • Dormire almeno sette ore per notte

Un sonno insufficiente è stato collegato a un aumento del 30% del rischio di demenza, secondo uno studio pubblicato su Nature Communications. “Un sonno insufficiente, specialmente in età media, può favorire l’accumulo di placche dannose nel cervello”, spiega Hogervorst. Mantenere una routine del sonno regolare, ridurre l’esposizione alla luce blu prima di dormire e creare un ambiente rilassante favoriscono un riposo ottimale.

  • Seguire una dieta equilibrata e fare esercizio

Un'alimentazione corretta e l'attività fisica regolare sono essenziali per la salute cerebrale. Anche se gli esperti non hanno ancora individuato una dieta specifica per la prevenzione della demenza, molte ricerche consigliano la dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura e grassi sani. L’attività fisica ha un impatto significativo: riduce il rischio di demenza del 28% e quello di Alzheimer del 45%. Mantenere uno stile di vita attivo aiuta a preservare le funzioni cognitive e a migliorare il benessere generale.

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
I più recenti
Sanità, l'artista Poison: L'opera rappresenta 12 valori di Marilab
Sanità, l'artista Poison: L'opera rappresenta 12 valori di Marilab
Sanità, l'artista Poison: L'opera rappresenta 12 valori di Marilab
Sanità, l'artista Poison: L'opera rappresenta 12 valori di Marilab
Vaccini, Barretta (Fimp): Contro il calo coperture migliorare accesso all'anagrafe
Vaccini, Barretta (Fimp): Contro il calo coperture migliorare accesso all'anagrafe
Vaccini, D'Avino (Fimp): Sono tutti importanti, anche i raccomandati che sono in calo
Vaccini, D'Avino (Fimp): Sono tutti importanti, anche i raccomandati che sono in calo
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...