Ecco come sarà la stagione influenzale che oggi è ufficialmente al via - Caratteristiche e consigli
Individuato a Novara il paziente “zero”: è un adulto di 42 anni, le cui condizioni sono discrete e stabili

L’annuncio ufficiale dell’inizio della stagione dell’influenza arriva da Novara dove è stato stato identificato nei giorni scorsi nei laboratori dell'Azienda ospedaliero-universitaria il primo caso italiano di influenza della stagione 2024-2025. Il virus è stato individuato attraverso metodiche di biologia molecolare, effettuate presso il Laboratorio di Microbiologia e Virologia. Il paziente “zero” è un adulto di 42 anni, le cui condizioni sono discrete e stabili. E la coincidenza di tempi con le previsioni del Ministero della Salute e degli organi preposti è impressionante: infatti da questa settimana ha inizio anche la sorveglianza epidemiologica delle sindromi simil-influenzali condotta dall'Istituto Superiore di Sanità e i primi dati sono attesi tra due-tre settimane.
Che cosa è la "Sorveglianza RespiVirNet”
La “Sorveglianza RespiVirNet”, questo il nome tecnico del procedimento, coinvolge i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, oltre ovviamente ai referenti presso le Aziende sanitarie locali e una rete di laboratori di riferimento di ciascuna Regione. Il sistema punta a monitorare almeno il 4 per cento della popolazione, una soglia scientifica ritenuta sufficiente a stimare l'andamento delle malattie respiratorie nella popolazione. E vale la pena di ricordare i numeri della scorsa stagione influenzale, quando 14 milioni e seicentomila persone sono state colpite da sindromi simil-influenzali, con un picco registrato nelle ultime due settimane del 2023. E avrebbe potuto andare peggio se non fossero state somministrate dieci milioni e mezzo di dosi di vaccino antinfluenzale.
Il vaccino
Da lì si riparte, perché è cominciata in questi giorni la campagna vaccinale di quest’anno contro il virus influenzale. E, come sempre, il vaccino è raccomandato e gratuito per una serie di categorie indicate dal Ministero della Salute: le persone ad alto rischio di complicanze, tutti i soggetti con più di sessant’anni, gli ospiti delle RSA, le persone immunocompromesse, i pazienti affetti da patologie croniche degenerative, i familiari di soggetti fragili e caregiver, i bambini di età compresa tra i sei mesi e i sei anni, le donne in gravidanza, gli operatori sanitari e le persone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo, i donatori di sangue. “Più in generale – precisano i medici - il vaccino è indicato per tutte le persone che desiderano ridurre il rischio di contrarre la malattia influenzale o ridurne le complicanze. È possibile effettuare contestualmente la somministrazione del vaccino antinfluenzale e quella del vaccino anti-Covid19”.
Il vademecum
E qui arriviamo a una sorta di vademecum di quel che sta per arrivare, una sorta di “tutta l’influenza 24-25“, raccontata dai medici di Regione Liguria, che è il territorio più vulnerabile in quanto con più anziani d’Italia. E proprio l’assessore alla Sanità della giunta regionale retta dal presidente facente funzione Alessandro Piana, Angelo Gratarola, parla con un doppio ruolo. Quello di tecnico prestato alla politica (corre anche nelle squadre civiche di Marco Bucci) e di primario storico del pronto soccorso del Policlinico San Martino, l’ospedale più grande d’Europa e poi responsabile del coordinamento di tutti i pronto soccorso e le terapie intensive della Liguria: “Negli ultimi abbiamo assistito a una diffusione del virus anticipata rispetto al periodo invernale. Quindi è bene vaccinarsi prima possibile: rimandare aumenta il rischio di contrarre l’influenza quando ancora non si è protetti. La vaccinazione è fondamentale per evitare di contrarre le forme più gravi dell’influenza. Raggiungere elevati livelli di copertura vaccinale consente inoltre di ridurre il numero di accessi in pronto soccorso legati alla diffusione del virus influenzale, mantenendo la capacità ottimale del sistema sanitario regionale nel rispondere ai fabbisogni dei cittadini”.
L'impatto dell'influenza sulla popolazione
Filippo Ansaldi è un medico che si occupa in particolare di statistica e osservazione delle malattie e dirige Alisa, che è una sorta di SuperAsl, un’azienda che coordina le cinque Aziende sanitarie locali del territorio ligure. E spiega cosa sta arrivando: “Nell’emisfero meridionale, dove il virus influenzale ha già circolato, si è osservato un impatto pesante della malattia che ha prodotto un numero importante di ospedalizzazioni. L’impatto che avrà in Europa è difficile da prevedere, ma è probabile che il quadro epidemiologico sia analogo a quello osservato in Australia, Sudafrica e America latina. I sintomi più diffusi sono febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Al fine di proteggere sé stessi, i propri familiari, è fondamentale che i soggetti appartenenti alle categorie a rischio si vaccinino. La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell'influenza e permette di proteggere sé stessi e i propri familiari dall’influenza e dalle sue complicanze riducendo il rischio di complicanze”.
Il ruolo delle farmacie
E proprio per essere più presenti sul territorio sono state già coinvolte 238 farmacie con l’impegno di Federfarma Liguria, come spiega il vicepresidente dell’associazione Giuseppe Castello: “ La possibilità di effettuare il vaccino antinfluenzale in farmacia è una delle più apprezzate fra quelle offerte nel pacchetto della cosiddetta 'farmacia dei servizi', e il gradimento della popolazione è molto elevato: lo testimoniano le molte richieste che già da giorni registriamo nelle farmacie”. Proprio così. Il brusco abbassamento delle temperature di qualche giorno fa, ma soprattutto il fatto che caldo e freddo si alternino in Italia in continuazione nella più strana e contraddittoria stagione di inizio autunno mai vissuta, hanno infatti convinto molti, soprattutto anziani, a rivolgersi direttamente alle farmacie o ai medici di medicina generale, invocando il vaccino subito.
Gli accorgimenti per ridurre il rischio
Ma, oltre al vaccino, ci sono anche una serie di piccoli accorgimenti per ridurre il rischio di contrarre l’infezione, che vengono illustrati - come un gioco di voci di uno splendido quartetto vocale (mi viene in mente il Ring Around Quartet perché è il più divino che abbia mai sentito e uno dei più apprezzati in Italia e che certamente non era mai stato citato né si aspettava di essere citato in un articolo di sanità, ma insomma il concetto è chiaro per raccontare il maggior livello scientifico raggiungibile, qualcosa tipo superlativo di superlativo) - da tutti i medici protagonisti di questa storia. “E’ opportuno adottare comportamenti legati all’igiene personale e alla protezione individuale: lavare regolarmente le mani, coprire naso e bocca quando si starnutisce o si tossisce, usare fazzoletti monouso da smaltire correttamente, restare a casa in caso di sintomi attribuibili a malattie respiratorie, evitare il contatto stretto con persone che hanno contratto l’influenza, non toccarsi occhi, naso e bocca. Oltre ovviamente alla vaccinazione”.