Tiscali.it
SEGUICI

Nel mondo centinaia di migliaia di decessi per problemi cardiaci e ictus, studio globale punta il dito contro la plastica

Una ricerca internazionale svela il legame tra sostanze chimiche della plastica e milioni di casi di malattie cardiache e ictus

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
Foto Shutterstock
Foto Shutterstock

Un nuovo studio internazionale rivela un legame allarmante tra alcune sostanze chimiche presenti nei prodotti in plastica e centinaia di migliaia di decessi nel mondo. Secondo i ricercatori, queste sostanze sarebbero responsabili di milioni di casi di malattie cardiache e ictus, evidenziando la necessità urgente di regolamentazioni più severe per proteggere la salute pubblica globale. Maureen Cropper, economista ambientale presso l'Università del Maryland, e il suo team hanno esaminato gli effetti sulla salute di tre tipi di sostanze chimiche comunemente utilizzate nella produzione di plastica: il bisfenolo A (BPA), il di(2-etilesil)ftalato (DEHP) e i polibromodifenileteri (PBDE). "La nostra analisi suggerisce che l'esposizione a queste sostanze chimiche abbia un impatto significativo sulla salute cardiovascolare in tutto il mondo", spiega Cropper.

Cosa sono BPA, DEHP e PBDE e dove si trovano

  • Bisfenolo A (BPA): ampiamente utilizzato nella produzione di contenitori in plastica per alimenti, bottiglie e rivestimenti interni di lattine.
  • Di(2-etilesil)ftalato (DEHP): impiegato come plastificante per rendere la plastica più flessibile e resistente, spesso presente in pellicole alimentari e prodotti industriali.
  • Polibromodifenileteri (PBDE): utilizzati come ritardanti di fiamma in mobili, elettronica e tessuti per ridurre il rischio di incendi.

Queste sostanze chimiche, pur essendo ormai comuni nella vita quotidiana, vengono gradualmente rilasciate nei cibi, nell’aria e nelle superfici domestiche, entrando nell’organismo umano attraverso l’ingestione, l’inalazione e il contatto diretto.

I dati globali: 38 Paesi analizzati per un terzo della popolazione mondiale

Per stimare l’impatto sulla salute di BPA, DEHP e PBDE, i ricercatori hanno analizzato oltre 1700 studi precedentemente pubblicati, focalizzandosi su 38 Paesi che rappresentano circa un terzo della popolazione mondiale. Tra questi, Stati Uniti, Canada e Corea del Sud hanno fornito dati più dettagliati grazie a registri pubblici che monitorano i livelli di queste sostanze chimiche nelle urine e nel sangue dei cittadini. Combinando questi dati con cartelle cliniche e report tossicologici, il team ha calcolato l’impatto delle esposizioni chimiche sulla salute cardiovascolare.

Le conseguenze sulla salute: malattie cardiache e ictus

I risultati sono sconcertanti. Secondo lo studio, nel 2015:

  • Circa 5,4 milioni di casi di malattia coronarica e 346.000 ictus sono stati associati all’esposizione al BPA
  • Oltre 164.000 decessi nella fascia d'età compresa tra 55 e 64 anni potrebbero essere attribuiti al DEHP

Questi dati mostrano che le sostanze chimiche presenti nella plastica non sono innocue come si pensava. "L’associazione tra l’esposizione a queste sostanze e l’insorgenza di malattie cardiache è chiara e preoccupante", afferma Cropper.

I meccanismi di azione e il rischio di infiammazione

Gli effetti negativi del BPA e del DEHP sono probabilmente legati alla loro capacità di alterare il sistema endocrino, interferendo con gli ormoni che regolano importanti funzioni corporee, inclusa la salute del cuore e dei vasi sanguigni. Inoltre, i ricercatori hanno rilevato che l’esposizione cronica a queste sostanze può aumentare l’infiammazione nel corpo, un fattore noto per favorire malattie cardiovascolari e ictus. "I nostri risultati mostrano livelli più elevati di proteina C-reattiva (CRP), un marcatore di infiammazione, in individui esposti a BPA e DEHP", spiega Cropper. Questi effetti sono ulteriormente aggravati nelle popolazioni più vulnerabili, come anziani e individui con condizioni preesistenti.

La necessità di regolamentazioni più stringenti

Alla luce dei risultati, i ricercatori sostengono la necessità di rafforzare le regolamentazioni sulla produzione e l’uso delle sostanze chimiche in plastica. "Le sostanze plastiche come il BPA e il DEHP sono onnipresenti e, senza interventi concreti, il rischio per la salute pubblica continuerà ad aumentare", afferma Cropper.

Prossimi passi: cosa possiamo fare

  • Ridurre l’uso di prodotti in plastica: preferire materiali alternativi come vetro o acciaio per il cibo e le bevande;
  • Migliorare le regolamentazioni: introdurre limiti più severi sui livelli di BPA e DEHP nei prodotti alimentari e nei beni di consumo.
  • Aumentare la consapevolezza pubblica: educare i consumatori sui rischi associati a queste sostanze chimiche.

"Ulteriori ricerche, insieme a politiche mirate, sono fondamentali per proteggere la salute globale dalle esposizioni chimiche tossiche", conclude Cropper.

Fonte:
New Scientist

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
I più recenti
Parkinson, scoperto recettore chiave bersaglio per nuove cure
Parkinson, scoperto recettore chiave bersaglio per nuove cure
Diabetologi, 'nel 2050 raddoppio fratture da osteoporosi'
Diabetologi, 'nel 2050 raddoppio fratture da osteoporosi'
Sanità: Usa via dall'Oms, Trump ha firmato ordine esecutivo
Sanità: Usa via dall'Oms, Trump ha firmato ordine esecutivo
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...