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Due ore di relax a contatto con la natura per avere una salute di ferro

Studio inglese conferma una moltitudine di benefici psicofisici che non possono essere ottenuti neppure con la pratica sportiva

Roberto Zoncadi R.Z.   
Due ore di relax a contatto con la natura per avere una salute di ferro

Bastano appena 2 ore a settimana a contatto con la natura per ripristinare il benessere psicofisico e, più in generale, la qualità di vita di ognuno di noi. Lo ha stabilito la Monitor of Engagement with the Natural Environment (MENE), una ricerca condotta su un campione di circa 20mila inglesi. Il risultato, per alcuni versi scontato, conferma ciò che già si poteva intuire, ma in più stabilisce il tempo minimo che ogni persona dovrebbe destinare a passeggiate nei boschi (o quanto meno nelle aree verdi della città) o al mare. I risultati ottenuti dall’equipe di ricercatori sembrano dunque invitare tutti a prendere in mano la propria vita, almeno per questi 120 minuti a settimana, così da raggiungere una moltitudine di benefici che, stando rinchiusi in casa, o tra le pareti di una qualsiasi palestra, non possono essere ottenuti.

Il prezioso contatto con la natura

I partecipanti al sondaggio hanno raccontato semplicemente la propria quotidianità, non diversa da quella di una qualsiasi persona costretta a dimenarsi tra lavoro, famiglia e altri mille impegni “improrogabili”. In questo modo i ricercatori hanno stilato una classifica delle attività che offrono un generico benessere psicofisico. Tra coloro che nei sette giorni precedenti non avevano trascorso tempo nella natura o ne avevano trascorso poco, un quarto ha riportato problemi di salute, e la metà uno stato di insoddisfazione. Al contrario, solo un settimo delle persone che aveva trascorso almeno due ore nella natura ha lamentato problemi di salute, e solo un terzo si è detto poco soddisfatto.

Salute migliora per tutti allo stesso modo

Stando a quanto spiegato dai ricercatori, l’aspetto più interessante dello studio riguarda il fatto che, indipendentemente dall’esser giovani o meno giovani, poveri o benestanti, residenti nei piccoli centri o nelle grandi città, praticare sport o meno, i benefici dello trascorrere 2 ore immersi nella natura sono identici per tutti. Incredibilmente, effetti positivi, sono stati evidenziati anche nei soggetti che, a causa di problemi motori o più in generale di salute, non potevano praticare attività fisiche ma hanno comunque beneficiato della pace della natura stando seduto a contemplarne la bellezza. Certo, 2 ore di tempo da dedicare settimanalmente al “relax” non sono poche, ma gli scienziati hanno scoperto che non è indispensabile trascorrere i suddetti 120 minuti in modo continuativo: il contatto con la natura fa bene sia a piccole dosi giornaliere, che concentrato in lunghe sessioni settimanali. Interessante anche il fatto che, superate la soglia delle 2 ore, non si benefici di particolari benefici aggiuntivi.

Ma i perché non sono ancora chiari

A detta del team di ricercatori lo studio non ha permesso di comprendere le ragioni di questo benessere. C’è chi sostiene che, il fatto di spostarsi per recarsi in un bosco, un parco, un fiume o al mare, comporti inevitabilmente un aumento (positivo) dell'attività fisica, ma c’è anche chi evidenzia non sia questa la causa del benessere. Il guadagno di un benessere psicofisico, infatti, riguarderebbe anche chi non aumenta l’attività fisica. Per qualche ragione, è la natura, l'elemento discriminante: forse per l'azione distensiva che ha sull'umore. Del resto, ricordano gli autori, da tempo si sostiene che la pratica giapponese dello shinrin-yoku - letteralmente "bagno nella foresta" - garantisce un importante miglioramento dell'umore, una decisa riduzione dello stress e della frequenza cardiaca e anche un potenziamento del sistema immunitario, anche quando la si svolge in modo totalmente contemplativa.

Roberto Zoncadi R.Z.   
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