Primo caso grave di influenza aviaria H5N1 negli Stati Uniti: l’allarme che fa tremare il mondo
Un paziente ricoverato in condizioni critiche in Louisiana segna il primo episodio di infezione severa da virus H5N1 negli Stati Uniti
Un uomo ricoverato in Louisiana segna il primo caso di grave infezione da virus H5N1 negli Stati Uniti. Il paziente, esposto a volatili malati nel cortile della sua abitazione, è attualmente in condizioni critiche. L’episodio, confermato il 13 dicembre 2024 dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), crea preoccupazione perché rappresenta una sfida non semplice nella gestione di questa malattia. Dall’aprile 2024 sono stati segnalati 61 casi umani di influenza aviaria H5 negli Stati Uniti, ma questa è la prima volta che un’infezione severa viene collegata a volatili in un allevamento domestico.
Le condizioni del paziente
Il paziente, un uomo di oltre 65 anni con condizioni mediche preesistenti, è stato esposto a uccelli malati e morti presenti nel cortile della sua abitazione. Attualmente si trova ricoverato in ospedale con gravi sintomi respiratori. Secondo il CDC, l’infezione non sembra derivare da pollame o bovini commerciali, escludendo al momento un coinvolgimento più ampio dell’industria alimentare.
Analisi genetica del virus
I primi dati genetici rivelano che il virus appartiene al genotipo D1.1, correlato a recenti casi umani in Canada e nello stato di Washington. Questo ceppo si distingue dal genotipo B3.13, riscontrato in precedenti episodi legati a bovini da latte e pollame negli Stati Uniti. Gli esperti del CDC stanno proseguendo con ulteriori sequenziamenti genetici per comprendere meglio le caratteristiche di questo specifico genotipo e la sua capacità di infettare l’uomo.
Precauzioni per prevenire il contagio
L’influenza aviaria H5N1 è trasmessa principalmente attraverso saliva, muco e feci di volatili infetti. Per minimizzare i rischi di esposizione, il CDC raccomanda una serie di precauzioni fondamentali:
- Evitare il contatto diretto con volatili malati o morti;
- Indossare dispositivi di protezione individuale (PPE), come guanti e mascherine, durante la manipolazione di animali o superfici contaminate;
- Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone dopo ogni contatto;
- Non consumare prodotti di origine animale non pastorizzati.
Nessun rischio immediato per la salute pubblica
Nonostante la gravità del caso, il CDC ribadisce che non è stata rilevata trasmissione da persona a persona. “Questo episodio non cambia la nostra valutazione: il rischio immediato per la salute pubblica rimane basso”, ha dichiarato il dottor Demetre Daskalakis, direttore del National Center for Immunization and Respiratory Diseases. La virologa dottoressa Rebecca Christofferson, della Louisiana State University, ha sottolineato l’urgenza di comprendere meglio i meccanismi di trasmissione. “Il modo in cui questi salti di specie avvengono è ancora un mistero. È una questione che richiede ulteriori studi per identificare i fattori di rischio”.
R.Z.