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Il paziente da record del mondo: morto dopo 250 giorni di positività

Sul caso annunciato dal professor Bassetti, l'ospedale San Martino ha realizzato uno studio internazionale. Sui vaccini rischio truffa per quelli a domicilio

Massimiliano Lussanadi Massimiliano Lussana   
Il paziente da record del mondo: morto dopo 250 giorni di positività

La notizia, che ha rilevanza mondiale, arriva quasi periferica nel corso della quotidiana conferenza stampa sulla situazione Covid che si svolge ogni sera, quasi in concomitanza con la ghigliottina di Flavio Insinna, nella Sala Trasparenza della Regione Liguria, vetrata a vista sulla centralissima piazza De Ferrari di Genova, in mezzo a un trionfo di luci e luminarie che circondano tutti i palazzi che si affacciano sulla fontana: da quello della Regione, al teatro sinfonico Carlo Felice, da Palazzo Ducale che è la capitale della cultura italiana, fino alla Borsa, una delle prime in Italia.

C’è un paziente che è stato positivo per 250 giorni consecutivi, record mondiale. E che, purtroppo, è morto in questi giorni. L’annuncio arriva da una delle voci più scientifiche della serata, quella di Matteo Bassetti, che in questi mesi si è guadagnato la palma di uno dei virologi più ascoltati, riuscendo ad a risultare uno dei più rassicuranti e attendibili sulla piazza e rimediando col tempo ad alcuni messaggi troppo tranquillizzanti che aveva lanciato all’inizio della pandemia, oggettivamente molto sbagliati dal punto di vista della comunicazione o, talvolta, eccessivamente “scientifici” per poter essere colti dai cittadini comuni. Mi spiego: se lui dice “è un’influenza” ha un significato relativo al ceppo dei Coronavirus, se lo dico io penso al termometro, alla borsa dell’acqua calda e alla Tachipirina.

Bassetti è direttore della clinica universitaria di malattie infettive e tropicali dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova e dalla sua ha una lista infinita di pubblicazioni scientifiche e di esperienza in corsia in questi mesi con decine di persone che, anche personalmente, mi hanno testimoniato di aver avuto la vita salva grazie a lui. Ora è diventato talmente famoso da meritarsi l’imitazione di Paolo Kessisoglu con Luca Bizzarri nel ruolo di spalla a “Quelli che il calcio”, praticamente una consacrazione. Che vede fra l’altro Luca, Paolo e Matteo apostoli ed evangelisti della genoanità, ritrovata dopo il ritorno in panchina di Davide Ballardini a rimediare ad anni e a danni di eresie calcistiche.

Insomma, Matteo Bassetti.

Diventato testimonial della vaccinazione, da presidente della SITA – la Società Italiana di Terapia Antinfettiva Antibatterica Antivirale Antifungina, che in passato a Udine è stato addirittura vergognosamente minacciato dai No Vax e ovviamente si è vaccinato il primo giorno, il V Day.

Il direttore della clinica universitaria di malattie infettive del Policlinico San Martino a Genova ha annunciato che il “paziente 250”, nel senso dei giorni di positività consecutivi, caso unico al mondo, non ce l’ha fatta.

Ma che il suo sacrificio non sarà vano visto che tutto il materiale in merito sarà messo a disposizione della comunità scientifica internazionale, così come una serie di altri rilevamenti fatti in questi lunghissimi mesi nell’ospedale genovese, uno dei più grandi d’Europa, ad esempio sull’osservazione dei giorni medi di degenza e di letalità diminuita del virus a parità di condizioni di partenza.

“Segnalo – spiega il professore genovese - il caso di un paziente che è rimasto continuativamente positivo al Covid per 250 giorni. Credo sia un record nella letteratura internazionale e per questo abbiamo preparato un ‘case report’ per una prestigiosa rivista internazionale. Purtroppo il paziente, che aveva un quadro clinico complesso, è deceduto. La continua attività di ricerca clinica ci consente di scoprire aspetti sempre nuovi di questa malattia”.

Aggiunge Bassetti: "Si trattava di un paziente immunodepresso, con patologie che sicuramente ostacolavano le cure, ma che comunque è rimasto positivo al tampone per così tanto tempo da diventare un caso mondiale”. Dopo otto mesi di positività, il paziente è deceduto. Ma la storia clinica di questo caso sarà portata all'attenzione della comunità scientifica internazionale: “Anche questa vicenda continua a farci rendere conto quanto ancora dobbiamo sapere su questo virus".

Ma, per l’appunto, come ho detto subito, Bassetti non fa sensazionalismo su tutto questo. Semplicemente scienza.

Nell’ambito di un appuntamento quotidiano sul Covid in Liguria che è un format con tre splendide “presentatrici” che si alternano – Francesca Catrambone, Irma D’Amaro e Lucrezia Cavallaro – e dove c’è il sindaco di Genova Marco Bucci che annuncia ogni giorno i numeri dei passeggeri sugli autobus e il fatto che due soli positivi su decine di migliaia in isolamento fiduciario non sono ancora raggiunti dalla raccolta speciale dei rifiuti a casa da parte della municipalizzata dell’immondizia, che a Genova si chiama “rumenta”.

E poi c’è il governatore ligure Giovanni Toti che quotidianamente annuncia il numero di positivi, ospedalizzati e decessi e dà i dati su vaccini e dintorni in Liguria. L’altro giorno, ad esempio, è stato proprio qui che il presidente della Regione ha annunciato in diretta, leggendo un whatsapp che gli era arrivato proprio in quell’istante, che in Liguria come in Piemonte, dopo la giornata inaugurale di domenica, i vaccini sarebbero slittati di un giorno a causa della bufera di neve sulle autostrade che aveva bloccato i Tir che li trasportano.

Oppure, sempre qui, Toti ha messo in guardia gli anziani dalla truffa già partita in Liguria e rispetto alla quale vale la pena di lanciare l’allarme anche per tutta Italia, visto che avrà certamente seguaci ed adepti della truffa: “In relazione a segnalazioni pervenute in data odierna da parte di cittadini che riferiscono di essere stati contattati da "sedicenti operatori ASL" per l’effettuazione a domicilio della vaccinazione anti COVID, comunichiamo che nessun operatore delle Asl ha il compito di chiamare gli assistiti per fissare “appuntamenti per la vaccinazione Covid-19 a domicilio. In questa fase la vaccinazione anti COVID è riservata agli  operatori sanitari e sociosanitari di Aziende/Enti/Istituti del Sistema Sanitario Regionale (con priorità a chi assiste pazienti COVID-19), agli ospiti e al personale  delle RSA, ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, agli operatori sanitari e sociosanitari delle Pubbliche Assistenze, ad altre figure professionali operanti all’interno di Aziende/Enti/Istituti del Sistema Sanitario Regionale”.

Quindi: “La vaccinazione per i cittadini inizierà in una seconda fase, secondo tempi e modalità che verranno stabiliti dal Ministero della Salute”.

Ri-quindi: “Nel caso di contatti telefonici con qualcuno che sostiene di agire per conto della Asl per prenotare una vaccinazione anti-COVID a domicilio si raccomanda di segnalare il fatto alle forze dell'ordine”.

Insomma, conclude Toti: “Se qualcuno vi chiama per dirvi che vuole venire a casa vostra a farvi il vaccino, punta semplicemente ad abusare della vostra credulità, probabilmente per truffarvi”.

 Consiglio ligure, estensibile a tutte le altre 19 regioni italiane.

Massimiliano Lussanadi Massimiliano Lussana   
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