Nuova terapia contro i parassiti intestinali: basterà un’unica compressa per combattere le infezioni più resistenti
Scoperta una combinazione innovativa di albendazolo e ivermectina: efficace contro Trichuris trichiura, anchilostomi e Strongyloides stercoralis

Una nuova compressa promette di cambiare le regole del gioco nella lotta ai parassiti intestinali, che colpiscono 1,5 miliardi di persone in tutto il mondo. Grazie alla combinazione di albendazolo e ivermectina, il trattamento si è rivelato più efficace dei farmaci attualmente in uso. Questo progresso arriva da uno studio clinico internazionale coordinato dall’Istituto di Salute Globale di Barcellona (ISGlobal) e pubblicato su The Lancet Infectious Diseases.
L’efficacia del nuovo farmaco
La compressa, testata in tre Paesi africani (Etiopia, Kenya e Mozambico), ha mostrato tassi di guarigione elevati contro Trichuris trichiura (97% con il trattamento di tre giorni) e Anchilostomi (95%). Questa combinazione potrebbe rappresentare una svolta anche per il controllo di Strongyloides stercoralis, un parassita resistente ai trattamenti con albendazolo.
Vantaggi del nuovo trattamento:
- Unica compressa: facile da somministrare, non richiede aggiustamenti di dose in base al peso
- Riduzione della resistenza farmacologica: i due principi attivi agiscono con meccanismi diversi
Sicurezza garantita
La sperimentazione ha coinvolto oltre 1.000 bambini infetti, senza effetti collaterali gravi. Le reazioni avverse sono state simili a quelle osservate con l’uso del solo albendazolo. "Questo farmaco potrebbe ridefinire le strategie di eliminazione dei parassiti intestinali", afferma Alejandro Krolewiecki, coordinatore dello studio.
Implicazioni per la salute pubblica
Con una formulazione orodispersibile e un sapore di mango, il farmaco è particolarmente adatto per l’uso pediatrico e potrebbe migliorare l’accettazione nei programmi di sverminazione di massa. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per ottimizzare la strategia di implementazione su larga scala.
In Italia i parassiti intestinali non sono un problema
I parassiti intestinali non rappresentano un problema di salute pubblica significativo in Italia, come invece accade in molte regioni tropicali e subtropicali. Alcune infezioni parassitarie, tuttavia, possono verificarsi, sebbene in misura ridotta, spesso legate a condizioni di igiene scarsa, viaggi internazionali o al consumo di alimenti o acqua contaminati.
Parassiti comuni in Italia
- Giardia intestinalis: Causa la giardiasi, un'infezione trasmessa attraverso acqua contaminata o contatto diretto con persone infette. È più frequente nei bambini o in comunità chiuse
- Enterobius vermicularis (ossiuri): Questo piccolo verme è molto comune nei bambini italiani. Si trasmette facilmente tramite il contatto con superfici contaminate o mani sporche
- Toxoplasma gondii: Sebbene più noto per il rischio in gravidanza, può causare infezioni intestinali in alcuni casi
- Strongyloides stercoralis: Raro, ma può essere trovato in soggetti con viaggi in aree endemiche