Energizzanti da sniffare, il Ministero della Salute ne vieta la vendita
Diffida ufficiale contro la vendita - soprattutto online - di integratori in polvere pubblicizzati per inalazione

Il Ministero della Salute ha emesso una diffida ufficiale contro la vendita di integratori energizzanti in polvere, reperibili online su piattaforme come Amazon e altri siti e-commerce. Questi prodotti, contenenti sostanze stimolanti come Arginina, Creatina e Caffeina, sono promossi con nomi che alludono chiaramente all’inalazione, suscitando gravi preoccupazioni per la salute.
Gli ingredienti e i pericoli per la salute
Molti di questi energizzanti contengono L-Citrullina, Beta-Alanina e Taurina, combinati in una polvere bianca simile a sostanze inalabili. Sebbene siano tecnicamente prodotti da ricostituire in liquidi, la loro presentazione e i messaggi pubblicitari spingono i consumatori, in particolare i giovani, a utilizzarli per inalazione, con possibili rischi di assuefazione e danni per l’organismo.
Il pericolo della pubblicità ingannevole sui social
Il Ministero della Salute ha sottolineato come questi prodotti siano pubblicizzati con slogan fuorvianti sui social media, attirando adolescenti e giovani adulti. "I messaggi promozionali presenti sui social incentivano un utilizzo improprio, con potenziali effetti dannosi sulla salute", ha dichiarato il Ministero in una nota ufficiale.
La diffida ufficiale e la protezione della salute pubblica
Dopo un’attenta valutazione del rischio da parte dell'Istituto Superiore di Sanità, il Ministero ha inviato una diffida formale alla vendita di questi prodotti, facendo riferimento all'articolo 107 del D.Lgs. n. 206/2005. L'obiettivo è proteggere i soggetti più vulnerabili, come i giovani e le donne in gravidanza, dai pericoli legati all'uso improprio di queste sostanze.
Misure di controllo e monitoraggio del mercato
Il Ministero ha annunciato che continuerà a monitorare il mercato degli integratori stimolanti, con particolare attenzione alla vendita online. Verranno intensificati i controlli per evitare che questi prodotti vengano riproposti sotto nuove denominazioni o attraverso canali alternativi di distribuzione.