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Immunoterapia topica: sviluppato un trattamento efficace per prevenire il tumore della pelle e altri tipi di cancro

L’innovativo approccio sfrutta vitamina D e chemioterapia per combattere il carcinoma squamocellulare come anche il cancro orale, al seno e anale

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
Foto Shutterstock
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Un team di ricercatori del Mass General Brigham ha sviluppato un’immunoterapia topica innovativa in grado di prevenire il carcinoma squamocellulare (SCC), il secondo tumore della pelle più comune. Questo trattamento, che combina un analogo della vitamina D (calcipotriolo) con un farmaco chemioterapico (5-FU), non solo elimina le lesioni precancerose ma attiva anche il sistema immunitario per proteggere la pelle a lungo termine. Pubblicata sulla rivista Journal of Clinical Investigation, questa scoperta rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro i tumori cutanei, mostrando benefici che durano fino a cinque anni dopo il trattamento.

Che cos’è il carcinoma squamocellulare?

Il carcinoma squamocellulare è una forma di tumore della pelle che si sviluppa a partire da lesioni precancerose, spesso causate da danni solari accumulati nel tempo. Sebbene queste macchie possano sembrare innocue, la loro presenza indica un rischio elevato di sviluppare tumori maligni.

Secondo il dott. Shawn Demehri, responsabile dello studio: “Una delle sfide uniche del carcinoma squamocellulare è che le persone che lo sviluppano sono a rischio di nuove lesioni nel tempo. Questo rende la prevenzione una parte essenziale delle cure”.

Il trattamento combina efficacia e protezione a lungo termine

La terapia proposta prevede l’applicazione topica di calcipotriolo (0,0025%) e 5-FU (2,5%) sulle aree colpite, come viso, cuoio capelluto e braccia, due volte al giorno per sei giorni. I risultati dello studio clinico hanno evidenziato:

  • L’eliminazione del 95% delle lesioni precancerose sul viso
  • Una riduzione significativa delle lesioni su altre parti del corpo, come il cuoio capelluto (82%) e le braccia (65-68%)

Anche se il trattamento ha provocato arrossamenti e infiammazioni temporanee attorno alle macchie trattate, queste reazioni si sono risolte entro quattro settimane, senza danneggiare la pelle sana circostante.

Il ruolo cruciale del sistema immunitario

Un elemento chiave di questa terapia è la sua capacità di attivare le cellule T CD4+, una componente del sistema immunitario che gioca un ruolo fondamentale nella rimozione delle lesioni precancerose.

I ricercatori hanno osservato un’elevata attività di queste cellule nelle zone trattate, dimostrando che il sistema immunitario è stato “addestrato” a riconoscere e combattere le cellule potenzialmente cancerogene. Inoltre, gli effetti del trattamento si sono mantenuti per anni, con una significativa riduzione della formazione di nuove lesioni precancerose.

Applicazioni oltre il carcinoma squamocellulare

Oltre alla prevenzione dei tumori cutanei, i ricercatori stanno esplorando l’uso di questo approccio immunoterapico per combattere altre forme di cancro. Le potenziali applicazioni includono:

  • Tumori orali
  • Cancro al seno
  • Cancro anale

Come sottolineato dal dott. Demehri: “Questo studio dimostra che l’immunologia può essere una forza potente nella prevenzione del cancro, così come ha trasformato il trattamento oncologico nell’ultimo decennio”.

Una nuova era nella prevenzione del cancro alla pelle

La scoperta di questa immunoterapia rappresenta una svolta per la prevenzione del carcinoma squamocellulare e per la lotta contro altri tipi di tumore. L’attivazione del sistema immunitario offre un approccio innovativo che non si limita a trattare il cancro, ma aiuta a prevenirlo a lungo termine. Con ulteriori studi e l’espansione delle applicazioni cliniche, questa terapia potrebbe diventare un pilastro nella prevenzione oncologica, migliorando la qualità della vita dei pazienti e riducendo i costi sanitari associati al trattamento dei tumori avanzati.

Fonte:
Journal of Clinical Investigation

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
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