Tumore: nuova immunoterapia sottocutanea, meno invasiva e veloce
L’immunoterapia oncologica sottocutanea, approvata da AIFA, rivoluziona il trattamento dei tumori: iniezioni rapide, sicure ed efficaci

L’immunoterapia oncologica compie un passo avanti con l’arrivo della somministrazione sottocutanea. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di atezolizumab, un anticorpo monoclonale somministrabile con un’iniezione che dura in media 7 minuti. Questo trattamento, già utilizzato per il carcinoma polmonare con iperespressione di PD-L1 e per il tumore del fegato, rappresenta una svolta per la qualità di vita dei pazienti e l’efficienza delle strutture sanitarie.
Una cura più veloce e accessibile
Fino ad oggi, atezolizumab era somministrato tramite infusione endovenosa, con una durata tra 30 e 60 minuti. La nuova formulazione sottocutanea riduce drasticamente il tempo necessario, permettendo di trattare un numero maggiore di pazienti in day hospital. Come spiega Filippo de Marinis, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Toracica, “questa innovazione garantisce maggiore efficienza e sostenibilità per il sistema sanitario, semplificando il trattamento per pazienti e operatori”.
Efficacia e sicurezza confermate dagli studi clinici
I risultati degli studi IMscin001 e IMscin002 hanno dimostrato che l’iniezione sottocutanea è altrettanto efficace e sicura rispetto alla somministrazione endovenosa. Secondo Federico Cappuzzo, direttore dell'Oncologia Medica 2 dell’Istituto Regina Elena di Roma, “il 71% dei pazienti coinvolti nei trial ha preferito la modalità sottocutanea per il maggiore comfort e la rapidità”. Anche il 90% degli operatori sanitari ha valutato positivamente la nuova opzione, sottolineandone la facilità di somministrazione e il risparmio di tempo.
Un impatto positivo su pazienti e strutture
L’immunoterapia sottocutanea consente di trattare circa il 50% in più di pazienti nella stessa giornata, come evidenziato da Massimo Iavarone, professore associato di Gastroenterologia dell’Università di Milano. Questo è particolarmente significativo per chi affronta terapie combinate, come i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato. “La velocità del trattamento migliora la qualità di vita dei malati e dei loro familiari”, ha sottolineato Iavarone.
Un cambiamento per la qualità di vita dei pazienti
La formulazione sottocutanea non è solo un vantaggio per il sistema sanitario, ma rappresenta un vero progresso per i pazienti, che possono evitare lunghi tempi di permanenza in ospedale. Questo è un passo importante nella direzione di terapie sempre più personalizzate e compatibili con le esigenze quotidiane dei malati.
Poche opzioni ma grande potenziale
Al momento, sono ancora pochi i trattamenti oncologici disponibili in formulazione sottocutanea. Tuttavia, questa tecnologia è in continua evoluzione. Oltre ad atezolizumab, sono disponibili trattamenti come trastuzumab deruxetan per il carcinoma mammario, segno che l’immunoterapia sottocutanea potrebbe diventare un elemento chiave nel futuro delle cure oncologiche.