Così fumo e alcol causano il cancro: scoperti modelli unici di danno al DNA
Un nuovo studio fa luce sulle modalità di interazione e sulle dinamiche che causano danni al Dna: individuate "impronte" molecolari che favoriscono il tumore

Uno studio pubblicato su Nature Genetics il 31 marzo ha finalmente chiarito come il fumo di tabacco e il consumo di alcol danneggino il DNA, aumentando il rischio di sviluppare tumori della testa e del collo. Ogni anno, circa 750.000 nuovi casi vengono diagnosticati nel mondo, con il 70% legato a fattori di rischio prevenibili come il fumo. Sebbene già si sapesse che l'alcol è associato a questi tumori, esso da solo è responsabile solo del 4% dei casi. Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che la combinazione di fumo e alcol amplifica di circa 2,5 volte il danno al DNA rispetto al solo consumo di alcol.
I segni molecolari lasciati dal fumo
Gli scienziati, provenienti da cinque istituti internazionali tra cui il Wellcome Sanger Institute e l'International Agency for Research on Cancer (IARC), hanno analizzato campioni tumorali di 265 pazienti provenienti da Europa e Sud America.
Hanno individuato sei distinti modelli di danno al DNA, o "firme mutazionali", provocati dal fumo di tabacco. Alcune di queste firme non erano mai state identificate prima e risultano più comuni nei Paesi dove si fuma maggiormente.
Inoltre, i ricercatori hanno osservato che il danno genetico indotto dal fumo varia in base alla zona specifica della testa o del collo interessata, suggerendo che ogni tessuto reagisce in maniera differente ai danni del tabacco.
UV e fumo: una combinazione pericolosa
Lo studio ha preso in considerazione anche l'effetto della luce ultravioletta (UV). Mentre l'esposizione agli UV è già nota come fattore di rischio per il tumore delle labbra, la ricerca suggerisce che potrebbe contribuire anche al danno genetico della mucosa interna della bocca.
L'effetto combinato di fumo e radiazioni UV, inoltre, sembra incrementare ulteriormente il rischio di danni al DNA, dimostrando come diversi fattori ambientali possano interagire, aumentando il rischio tumorale.
Nuove strategie per prevenzione e terapia
"Il nostro studio mappa le specifiche cicatrici molecolari lasciate dal fumo nei tumori della testa e del collo. Individuando questi particolari modelli di danno genetico, non solo identifichiamo i principali fattori che portano alla formazione del cancro, ma apriamo possibilità di prevenzione che potrebbero ridurre l'incidenza di questi tumori nel mondo," afferma la dottoressa Laura Torrens Fontanals.
Secondo il professor Sir Mike Stratton, "ogni tumore porta con sé una traccia archeologica—un registro scritto nel DNA di ciò che lo ha causato. Sequenziare l'intero genoma dei tumori ci permette di individuare queste tracce, visibili come distinti schemi di danno al genoma".
Il dottor David Scott sottolinea che queste scoperte rappresentano un grande passo avanti per comprendere come abitudini comuni, come fumo e alcol, contribuiscano al cancro: "Questa ricerca evidenzia la necessità fondamentale della prevenzione, e getta le basi per terapie mirate che affrontino le specifiche alterazioni genetiche causate da questi fattori di rischio".
Prossimi passi nella lotta al cancro
I risultati ottenuti aprono nuove prospettive per interventi mirati, come bloccare o riparare precocemente il danno genetico prima che evolva in tumore conclamato. Inoltre, potranno servire per migliorare e personalizzare i trattamenti destinati ai pazienti già diagnosticati.
Fonte: