Un farmaco antidiabetico riduce l’invecchiamento degli organi e migliora la salute del cervello
La metformina riduce lo stress ossidativo e l'infiammazione, fattori chiave nel declino cognitivo
Recenti aggiornamenti sullo studio riguardante l'uso della metformina, un farmaco antidiabetico, nelle scimmie cynomolgus hanno ulteriormente evidenziato il suo potenziale nell'inibire l'invecchiamento biologico. Oltre ai risultati precedentemente riportati, nuove evidenze mostrano che il farmaco non solo ha rallentato l'invecchiamento in vari organi, ma ha avuto un impatto significativo sulla salute del cervello, ritardando il suo invecchiamento di circa sei anni, equivalente a 18 anni nell'uomo. Lo studio, della durata di 40 mesi, ha dimostrato che la metformina riduce lo stress ossidativo e l'infiammazione, fattori chiave nel declino cognitivo.
Il farmaco attiva inoltre la via NRF2, un meccanismo cruciale che protegge le cellule dai danni. Mentre studi precedenti su roditori e mosche avevano già indicato un potenziale effetto anti-invecchiamento, questi nuovi risultati sulle scimmie rafforzano la possibilità che la metformina possa avere effetti simili anche sugli esseri umani.
Attualmente sono in corso ricerche sugli esseri umani, inclusa una sperimentazione su 120 persone, e si stanno raccogliendo fondi per uno studio su larga scala che coinvolgerà 3.000 partecipanti. Questi sforzi mirano a comprendere meglio come la metformina potrebbe rallentare l'invecchiamento e migliorare la salute umana nel lungo periodo.
Fonte:
Cell