Un virus mortale simile all’Ebola mette in allerta l’Oms. Uccide nel 90% dei casi
Un focolaio del virus Marburg ha già ucciso una decina di persone in Tanzania. Secondo gli esperti il rischio di diffusione nell’area è alto. Ancora poche le informazioni sul pericolo di una diffusione internazionale

Un focolaio del virus Marburg potrebbe essere all’origine di otto decessi nella regione di Kagera, in Tanzania. Lo ha annunciato l’OMS, sottolineando che il rischio di diffusione rimane alto sia a livello nazionale che regionale. Secondo quanto comunicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono stati rilevati nove casi sospetti di Marburg Virus Disease (MVD) nella regione di Kagera. Di questi, otto persone sono decedute. “Ci aspettiamo ulteriori casi nei prossimi giorni man mano che la sorveglianza sanitaria migliora”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS.
L’impatto del virus Marburg e le epidemie precedenti
Il virus Marburg provoca febbre emorragica altamente contagiosa, con un tasso di mortalità che può raggiungere il 90%. La trasmissione avviene principalmente attraverso i pipistrelli della frutta, che sono endemici nella regione. La stessa area aveva già registrato un focolaio di Marburg nel marzo 2023, con nove casi e sei decessi.
Sintomo | Frequenza | Periodo di insorgenza |
---|---|---|
Febbre alta | Molto comune | Prime 24 ore |
Mal di testa | Comune | Iniziale |
Dolori muscolari | Comune | Iniziale |
Nausea e vomito | Comune | Prime 48 ore |
Diarrea liquida | Molto comune | 2-3 giorni |
Emorragie interne/esterne | Meno comune | Dopo 5-7 giorni |
Perché il rischio è considerato alto
L’OMS ha spiegato che il rischio nazionale è elevato per diverse ragioni: il tasso di mortalità noto dell’89%, la fonte dell’epidemia ancora sconosciuta e la distribuzione dei casi in due distretti, che suggerisce una potenziale diffusione geografica. Inoltre, i ritardi nella rilevazione e nell’isolamento dei casi aggravano l’incertezza sulla portata dell’epidemia.
La regione di Kagera è un importante snodo di transito con traffico verso Paesi confinanti come Rwanda, Uganda, Burundi e Repubblica Democratica del Congo. L’OMS ha raccomandato ai Paesi vicini di essere pronti a gestire eventuali casi sospetti, pur non imponendo restrizioni ai viaggi o al commercio con la Tanzania.
Marburg: trasmissione e rischio globale
Nonostante la gravità della malattia, il Marburg non si trasmette facilmente. Generalmente, è necessario il contatto diretto con fluidi corporei di un paziente sintomatico. Al momento, il rischio globale è considerato basso, ma l’OMS ha sottolineato l’importanza di una sorveglianza potenziata per prevenire la diffusione internazionale.
Fonte:
OMS