Oms, il Covid rialza la testa in Spagna: +92% morti in 28 giorni. Esplosione di casi in Cina
Nelle ultime quattro settimane le infezioni da coronavirus sono state le più diffuse, come hanno confermato le autorità sanitarie di Pechino. Ad alimentare la nuova ondata di contagi è la variante XBB

La pandemia continua il calo. Dal 24 aprile al 21 maggio 2023, nel mondo, sono stati segnalati quasi 2,3 milioni di nuovi casi di Covid e quasi 15.000 decessi, in calo rispettivamente del 21% e del 17% rispetto ai 28 giorni precedenti. La pandemia però rialza la testa in alcune aree come l'Africa e il Pacifico Occidentale, a anche in Spagna dove i casi crescono del 25% e i decessi del 92%. Emerge dal rapporto epidemiologico dell'Organizzazione mondiale della sanità che aggiorna a 766 milioni i casi confermati e a 6,9 milioni i decessi da inizio pandemia.
Preoccupazione per i contagi in Cina. Nelle ultime quattro settimane le infezioni da coronavirus sono state le più diffuse, come hanno confermato le autorità sanitarie di Pechino. In alcune aree della Repubblica popolare, con una popolazione di 1,4 miliardi di persone, è stata imposta alle scuole l'adozione di "misure precauzionali". Ad alimentare la nuova ondata di contagi è la variante XBB, diventata dominante nel Paese. Sebbene gli esperti ritengano che tra l'80% e il 90% dei cinesi abbia contratto l'infezione tra dicembre e gennaio scorsi, si ritiene, evidenzia l'agenzia Dpa, che i livelli di immunità siano nel frattempo diminuiti.
Lo scorso dicembre la Cina ha abbandonato dopo tre anni la strategia Zero-Covid, quella che nei mesi precedenti aveva previsto misure draconiane e lockdown infiniti. Gli ospedali non erano pronti a gestire le conseguenze della decisione. E anche se questa volta non si prevede un'ondata di infezioni simile all'ultima, le autorità sanitarie avvertono che anziani e malati sono particolarmente a rischio.