Covid, in Usa si va verso doppia dose di vaccino. Virus imprevedibile, necessario tenere alta la protezione
Per le persone con forme di immunocompromissione più severe si può prendere in considerazione l'esecuzione di tre o più dosi a scadenze più ravvicinate.
Il comitato consultivo sui vaccini dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) nella riunione ha raccomandato che le persone con più di 65 di età o con stati di immunocompromissione si sottopongano a due dosi di vaccini contro Covid a distanza di circa 6 mesi. Per le persone con forme di immunocompromissione più severe si può prendere in considerazione l'esecuzione di tre o più dosi a scadenze più ravvicinate.
La raccomandazione, hanno spiegato gli esperti, nasce dalle peculiarità di Covid e dalla difficoltà di mantenere alti livelli di protezione nei più fragili. In particolare, al momento, SarsCov2 non ha fatto emergere marcate caratteristiche di stagionalità e il virus continua a essere molto dinamico con le varianti continuano a susseguirsi.
Queste caratteristiche rendono le ondate imprevedibili ed espongono le persone più fragili a ritrovarsi ad affrontare il virus quando la protezione del vaccino, di solido eseguito alla vigilia della stagione invernale, tende a scemare. Nei prossimi giorni l'agenzia Usa deciderà se adottare ufficialmente le nuove raccomandazioni.