In Europa si aggrava la carenza di medicinali: scarseggiano antibiotici e farmaci per il cuore
Le strategie in atto per affrontare l’emergenza che potrebbe avere presto ripercussioni significative sulla salute pubblica

La carenza di farmaci in Europa sta raggiungendo livelli allarmanti, con antibiotici e medicinali cardiovascolari tra i più difficili da reperire. Un’indagine condotta dal Pharmaceutical Group of the European Union (Pgeu) evidenzia che oltre 1.000 farmaci risultano indisponibili in diversi Paesi, Italia compresa. Il problema, segnalato dai farmacisti, sta mettendo a rischio la continuità terapeutica dei pazienti e solleva interrogativi sulle strategie di approvvigionamento e produzione del settore farmaceutico.
Le cause di questa crisi farmaceutica sono molteplici: interruzioni nella produzione, strategie di approvvigionamento complesse e un improvviso aumento della domanda. Per far fronte all’emergenza, diversi governi hanno adottato misure straordinarie, ma una soluzione strutturale appare ancora lontana.
Perché mancano antibiotici e farmaci per il cuore?
Secondo i dati raccolti, nel 68% dei casi la produzione dei medicinali viene interrotta o sospesa, creando un vuoto nell’offerta. Inoltre, il 54% dei farmacisti attribuisce la carenza a politiche di prezzo e di fornitura che penalizzano la disponibilità sul mercato. Infine, un ulteriore 50% delle segnalazioni riguarda un’improvvisa impennata della domanda, spesso dovuta a emergenze sanitarie o a cambiamenti nei protocolli terapeutici.
Un ulteriore elemento di criticità è rappresentato dalle politiche di gara al ribasso adottate in molti paesi europei, che rendono economicamente poco vantaggioso per i produttori continuare a fabbricare determinati farmaci. Questo meccanismo, sebbene concepito per contenere i costi sanitari, finisce per avere un impatto negativo sulla continuità della fornitura.
Le azioni dell’EMA e dell’AIFA per contrastare il problema
L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha messo a punto una nuova piattaforma digitale dove i produttori sono obbligati a segnalare tutte le emergenze di carenza. Parallelamente, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) aggiorna costantemente un elenco di medicinali non disponibili, distinguendo tra quelli per cui esistono alternative generiche e quelli per cui è necessaria l’importazione dall’estero.
Nel 2024, un terzo dei paesi europei ha adottato nuove normative per dare ai farmacisti maggiore flessibilità nella gestione delle carenze. Tra le misure introdotte figurano l’adattamento dei dosaggi, la possibilità di preparare medicinali galenici e la sostituzione terapeutica con farmaci equivalenti. Tuttavia, il 61% dei paesi segnala che la situazione non mostra miglioramenti significativi, mentre nel 18% dei casi è addirittura peggiorata.
L’impatto della carenza di farmaci sui pazienti
La mancanza di medicinali essenziali ha effetti diretti sulla qualità della vita dei pazienti. Secondo il sondaggio del Pgeu, l’82% dei paesi ha segnalato interruzioni nei trattamenti, mentre il 61% evidenzia un aumento delle spese a carico dei cittadini, costretti ad acquistare alternative più costose o non rimborsabili. Un ulteriore 61% dei farmacisti ha registrato una crescente sfiducia nei confronti del sistema sanitario e della capacità delle farmacie di garantire la continuità terapeutica.
In molti casi, la carenza di un farmaco obbliga i pazienti a modificare la propria terapia, con il rischio di effetti collaterali indesiderati o di una minore efficacia del trattamento. Il problema è particolarmente grave per chi assume farmaci salvavita, come gli anticoagulanti e gli antiipertensivi, per i quali non sempre esiste un’alternativa immediatamente disponibile.
Le possibili soluzioni
La gestione della carenza di farmaci richiede un approccio coordinato a livello europeo. Tra le soluzioni più urgenti vi è la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, riducendo la dipendenza da un numero ristretto di produttori. Inoltre, è necessario rivedere le politiche di prezzo per incentivare la produzione di farmaci essenziali.
L’AIFA, in collaborazione con Federfarma, ha pubblicato una guida operativa intitolata “Non si trova – Carenze e indisponibilità di farmaci”, che fornisce istruzioni pratiche su come affrontare l’irreperibilità dei medicinali. L’opuscolo chiarisce la differenza tra carenza e indisponibilità e suggerisce strategie per garantire la continuità terapeutica, come l’importazione dall’estero e la preparazione di farmaci galenici.