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Cancro al pancreas: scoperto il meccanismo che ne aumenta l’aggressività

Nuove strategie per contrastare uno dei tumori più difficili da trattare

Roberto Zoncadi R.Z.   
Foto Shutterstock
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Un team di ricercatori ha identificato un meccanismo chiave che alimenta l’aggressività del cancro al pancreas, una delle forme tumorali più difficili da trattare. Lo studio, pubblicato su Nature, ha dimostrato che la transizione epitelio-mesenchimale (EMT) permette alle cellule tumorali di acquisire maggiore resistenza e capacità di diffusione. Questa scoperta apre nuove prospettive terapeutiche per contrastare il tumore.

Il ruolo della plasticità cellulare nel cancro pancreatico

I ricercatori hanno analizzato il fenomeno della plasticità cellulare nel carcinoma pancreatico, scoprendo che il passaggio delle cellule da epiteliali a mesenchimali ne aumenta la capacità di proliferazione. Questo processo è stato associato a una maggiore instabilità genomica, rendendo il tumore più eterogeneo e difficile da trattare.

Secondo Giampaolo Tortora, direttore del Comprehensive Cancer Center della Fondazione Policlinico Gemelli, questa scoperta potrebbe portare allo sviluppo di biomarcatori per individuare precocemente le cellule mesenchimali e migliorare l’efficacia delle terapie.

Giampaolo Tortora e Alessandro Sgambato

L’impatto della transizione epitelio-mesenchimale

La transizione epitelio-mesenchimale è un fenomeno noto in diversi tumori, ma nel cancro al pancreas gioca un ruolo determinante. Luigi Perelli, primo autore dello studio, ha spiegato: “Fino ad oggi non era chiaro se questa transizione fosse un vantaggio per il tumore. Ora sappiamo che nel pancreas è un motore della sua aggressività”.

Questa trasformazione non solo favorisce la diffusione metastatica, ma altera anche la stabilità genetica delle cellule tumorali. Secondo i ricercatori, questa caratteristica potrebbe spiegare la resistenza ai trattamenti osservata nei pazienti affetti da tumore pancreatico.

Un possibile approccio terapeutico innovativo

I risultati dello studio suggeriscono che colpire le cellule mesenchimali potrebbe rappresentare una strategia efficace per rallentare la progressione del tumore. Giannicola Genovese, coordinatore della ricerca, ha sottolineato: “Restringere le vie evolutive delle cellule tumorali e impedire la loro transizione mesenchimale potrebbe ridurre l’aggressività della malattia”.

Questa nuova comprensione apre la strada a nuove terapie mirate, progettate per inibire la plasticità cellulare e bloccare l’evoluzione del tumore. Gli scienziati stanno ora studiando farmaci in grado di sopprimere selettivamente le cellule mesenchimali.

Prospettive future nella ricerca sul cancro pancreatico

Comprendere il ruolo della transizione epitelio-mesenchimale nel cancro pancreatico è cruciale per sviluppare trattamenti più efficaci. I ricercatori stanno ora combinando analisi genomiche e modelli sperimentali per esplorare nuove strategie di intervento.

Questa ricerca rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il cancro al pancreas. Le nuove terapie basate su queste scoperte potrebbero migliorare le prospettive di vita dei pazienti e offrire approcci innovativi anche per altri tipi di tumori caratterizzati da plasticità cellulare e instabilità genomica.

Fonti:

Nature

Roberto Zoncadi R.Z.   
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