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Bullismo e guerra: cicatrici invisibili tra mente e DNA che cambiano il futuro delle giovani vittime

Dall'infanzia ferita dal bullismo ai bambini segnati dalla guerra: violenze e traumi che lasciano tracce profonde nella psiche e nel corpo

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
Foto Ansa
Foto Ansa

Il bullismo e la guerra, pur manifestandosi in contesti e modalità diverse, condividono un aspetto tragico: entrambi lasciano cicatrici indelebili nelle loro vittime. Che si tratti di adolescenti che subiscono vessazioni dai coetanei o di bambini cresciuti in zone di conflitto, l'impatto di queste esperienze traumatiche si estende ben oltre il momento in cui vengono vissute, influenzando la salute mentale e il benessere fisico per anni o persino decenni.

Uno studio condotto su oltre 10.000 adolescenti nel Regno Unito ha mostrato che il bullismo non è solo una questione di disagio sociale, ma un fattore capace di minare profondamente la fiducia interpersonale, con gravi ripercussioni sulla salute mentale. Allo stesso modo, un'indagine su 1.500 bambini rifugiati siriani ha dimostrato che vivere in mezzo a conflitti bellici lascia un'impronta persino nel DNA, alterando l'espressione genetica e rallentando lo sviluppo.

Bullismo: una piaga che mina la fiducia e la salute mentale

Il bullismo, spesso banalizzato come una tappa normale dell'infanzia, può trasformarsi in una vera e propria causa di disagio psicologico duraturo. Gli adolescenti vittime di bullismo sviluppano una sfiducia crescente verso gli altri, un elemento che, come dimostrato dai ricercatori della UCLA Health e dell’Università di Glasgow, aumenta di 3,5 volte la probabilità di soffrire di problemi mentali come depressione, ansia e iperattività entro i 17 anni. “Ci sono pochi argomenti di salute pubblica più importanti della salute mentale dei giovani in questo momento”, ha dichiarato il dottor George Slavich, autore senior dello studio. “Per aiutare gli adolescenti a raggiungere il loro massimo potenziale, dobbiamo investire nella ricerca che identifichi i fattori di rischio per la cattiva salute e che traduca questa conoscenza in programmi di prevenzione che possano migliorare la salute e la resilienza per tutta la vita”.

Secondo la teoria della sicurezza sociale, che ha guidato lo studio, “le esperienze socialmente minacciose come il bullismo degradano la salute mentale in parte promuovendo la convinzione che non ci si possa fidare degli altri”. I ricercatori hanno dimostrato che il bullismo porta a un percorso prevedibile: “I giovani vittime di bullismo durante l’infanzia hanno sviluppato maggiori problemi di interiorizzazione, esternalizzazione e di salute mentale totale nella tarda adolescenza, e questo effetto è stato parzialmente mediato dalla sfiducia interpersonale durante la media adolescenza”. Slavich ha concluso: “Ciò che questi dati suggeriscono è che abbiamo davvero bisogno di programmi scolastici che aiutino a promuovere un senso di fiducia interpersonale a livello di classe e di scuola”.

Guerra e DNA: il trauma che si imprime nel genoma

Mentre il bullismo ferisce la mente, la guerra sembra lasciare tracce ancora più profonde, andando a colpire anche il corpo. Uno studio pubblicato su Jama Psychiatry ha rivelato che i bambini rifugiati siriani, esposti alle atrocità dei conflitti, sviluppano modificazioni epigenetiche nel DNA. Questi cambiamenti, chiamati metilazioni, possono "accendere" o "spegnere" i geni responsabili della comunicazione tra cellule nervose e del trasporto di sostanze, compromettendo lo sviluppo cerebrale e aumentando il rischio di disturbi mentali. “Abbiamo anche scoperto che la guerra è collegata a un invecchiamento epigenetico più lento, il che potrebbe significare che la guerra potrebbe avere un impatto sullo sviluppo dei bambini”, ha spiegato il professor Michael Pluess, autore principale dello studio e ricercatore presso l’Università del Surrey. “Tutto sommato, il nostro studio traccia un quadro più chiaro del tragico costo della guerra, oltre allo stress mentale, per i molti milioni di bambini intrappolati nel mezzo”. I ricercatori hanno inoltre osservato che “le modificazioni epigenetiche individuate nelle bambine erano molto più significative rispetto a quelle evidenziate nella popolazione maschile”, con un impatto particolare sui geni legati alla risposta allo stress e allo sviluppo cerebrale.

Un filo comune: il costo del trauma

Che si tratti di bullismo o guerra, l'essenza del trauma risiede nella sua capacità di segnare profondamente chi lo subisce. Nel caso del bullismo, il percorso verso la guarigione potrebbe passare attraverso interventi scolastici mirati a rafforzare la fiducia interpersonale. Per le vittime della guerra, invece, è necessario un sostegno che combini interventi psicologici e biologici per affrontare le conseguenze epigenetiche e psicosociali del conflitto. Entrambi i fenomeni evidenziano la necessità di una maggiore consapevolezza e di politiche che puntino non solo alla prevenzione, ma anche alla cura delle ferite invisibili che queste esperienze traumatiche lasciano dietro di sé.

Fonti:
- Nature Mental Health
- Jama Psychiatry

 

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
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