Batteri ingegnerizzati per combattere il cancro: nuova alternativa alla chemioterapia per i tumori più letali
La nuova terapia, chiamata BacID, si basa sull’uso di batterinon tossici geneticamente modificati

Un’equipe di ricercatori dell’Università del Massachusetts Amherst, in collaborazione con scienziati della Ernest Pharmaceuticals, ha sviluppato una terapia anti cancro basata su batteri geneticamente modificati. Questa sarebbe in grado di combattere tutti i tipi di tumore più aggressivi in sostituzione ai trattamenti chemioterapici. La nuova tecnologia, chiamata BacID, promette di rivoluzionare il trattamento delle forme tumorali ad alta mortalità, come quelli al fegato, all’ovaio e al seno metastatico. I risultati della ricerca, pubblicata sulle pagine della rivista Molecular Therapy, rappresentano secondo alcuni una pietra miliare nel campo dell’oncologia.
Come funziona la terapia BacID?
La terapia BacID utilizza batteri non tossici e geneticamente modificati per invadere i tumori e rilasciare farmaci direttamente nelle cellule cancerogene. Questo approccio offrirebbe una maggiore efficacia e consentirebbe di ridurre al minimo i danni ai tessuti sani, evitando gli effetti collaterali tipici della chemioterapia.

Caratteristiche principali della terapia BacID:
- Precisione: I batteri si dirigono naturalmente verso i tumori
- Attivazione controllata: Un comune antidolorifico come l’aspirina attiva il processo di rilascio del farmaco
- Sicurezza: I batteri rimangono inattivi fino all’attivazione, riducendo il rischio di effetti collaterali
- Crescita nei tumori: I batteri crescono solo all’interno delle cellule cancerogene, amplificando l’efficacia della terapia
Risultati pre-clinici promettenti
Nonostante la ricerca sia ancora nelle sue fasi iniziali i ricercatori si sono detti pienamente soddisfatti. I test pre-clinici, infatti, hanno dimostrato che i batteri si concentrano nei tumori e vengono eliminati dal sistema immunitario nei tessuti sani entro due giorni. Con una semplice aspirina, somministrata il terzo giorno, è possibile attivare i flagelli dei batteri, permettendo loro di invadere le cellule tumorali e rilasciare i farmaci. Questa innovazione consente di somministrare quantità di farmaco significativamente superiori rispetto ai metodi tradizionali.
Vantaggi di una terapia semplice e sicura
Questa tecnologia non solo migliora l’efficacia del trattamento, ma rende anche la procedura accessibile per i pazienti. "Il paziente riceve l’infusione del batterio in ospedale e, tre giorni dopo, può completare il trattamento a casa con una semplice dose di aspirina", spiega Vishnu Raman, autore principale dello studio.
Verso i trial clinici
Il primo studio clinico su pazienti oncologici è previsto per il 2027. Neil Forbes, co-autore della ricerca, dichiara: "Abbiamo messo insieme tutti gli elementi necessari per portare questa terapia innovativa ai pazienti. È una pietra miliare per la medicina".
Perché questa tecnologia è rivoluzionaria
Con BacID, i batteri diventano un’arma preziosa contro i tumori, con un impatto minimo sui tessuti sani e una riduzione significativa degli effetti collaterali. "Siamo orgogliosi di essere all’avanguardia in questo campo", conclude Raman.
Fonte:
Molecular Therapy