Vaccino AstraZeneca, Ema: "E' sicuro ed efficace". Ma è scontro tra Ue e Gran Bretagna sull'export
I benefici del vaccino di AstraZeneca continuano ad essere molto superiori ai rischi. La commissione sulla sicurezza dell'Ema non ha trovato prova di problemi di qualità o sui lotti
Il vaccino Covid di AstraZeneca, sospeso in Italia e in altri Paesi, "è sicuro ed efficace nella protezione dal Coronavirus, non è associato all'aumento del rischio di eventi trombotici". Lo ha detto la direttrice esecutiva dell'Ema, Emer Cooke, nella conferenza stampa seguita al vertice dell'Agenzia europea del farmaco. La commissione sulla sicurezza dell'Ema non ha trovato prova di problemi di qualità o sui lotti, tuttavia "non può essere escluso un legame con i rari casi tromboembolici e perciò occorre avvertire di queste possibilità.
Il foglietto illustrativo del vaccino AstraZeneca "deve essere aggiornato: è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali", ha precisato Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza). "Ci sono ancora alcune incertezze, abbiamo visto alcuni casi molto rari" ed abbiamo "raccomandato di aggiungere un'avvertenza, in modo che questa informazione sia resa nota ai medici e al pubblico". I casi tromboembolici rari dopo la somministrazione del vaccino di AstraZeneca, evidenzia l'Ema, riguardano principalmente soggetti di sesso femminile, con un'incidenza più alta nelle donne più giovani, ma è abbastanza prematuro trarre le conclusioni su gruppi specifici.
"C'è sempre una distinta possibilità" di eventi tromboembolici "per le donne che assumono la pillola anticoncezionale. Indagheremo il legame tra l'uso della pillola e la possibilità di un aumento dei rischi di casi avversi per chi viene vaccinato". Allo stato attuale "sono stati riportati 25 casi" di eventi tromboembolici rari "su 20 milioni di vaccinati" con AstraZeneca.
"Se si trattasse di me, mi farei vaccinare domani" con AstraZeneca, ha detto ancora Cooke. "Ma vorrei sapere cosa fare se mi succedesse qualcosa dopo la vaccinazione" ed "è ciò che stiamo cercando di dire oggi". "Uno dei motivi per cui stiamo mettendo in luce le nostre conclusioni sulla sicurezza" del vaccino "è per aumentare la consapevolezza tra le persone che vengono vaccinate o che intendono essere vaccinate su ciò a cui dovrebbero prestare attenzione in caso di problemi". "Dobbiamo continuamente ricordarci in quale situazione ci troviamo, in questa pandemia.
Abbiamo vaccini sicuri ed efficaci, li dobbiamo usare", conclude la direttrice dell'Ema.
Nessun prova sui danni
"Alcuni paesi hanno sospeso le vaccinazioni. La conclusione scientifica a cui siamo arrivati offre ai paesi le informazioni per prendere una decisione ponderata relativa all'uso del vaccino AstraZeneca nella loro campagna vaccinale", ha aggiunto Cooke che ha poi fatto sapere: "lanceremo ulteriori approfondimenti per capire di più" sugli eventi avversi segnalati dopo la vaccinazione con AstraZeneca. Gli esperti dell'Ema, tuttavia non hanno "trovato prova di problemi di qualità o sui lotti", ha evidenziato Cooke, sottolineando che vaccinando milioni di persone "è inevitabile" che si verifichino "casi inattesi".
"Il governo italiano accoglie con soddisfazione il pronunciamento dell'Ema sul vaccino di AstraZeneca. La priorità del Governo rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile", ha commentato il premier Mario Draghi. Domani dalle 15 riprendono quindi le vaccinazioni con il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, ha comunicato il ministero della Salute. "Ora serve una campagna di comunicazione per rafforzare il piano vaccinale e riprendere le somministrazioni a pieno regime", scrive su Twitter Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.
La conta delle vittime post vaccinazione
"Fino a ieri, gli eventi sospetti di trombosi cerebrali" dopo la vaccinazione con AstraZeneca "sono stati sette in Germania, tre in Italia, due in Norvegia, uno in Spagna, oltre a tre nel Regno Unito e due in India". "Approfondiremo ulteriormente" tutti gli eventi sospetti, ha aggiunto la presidente del comitato per la farmacovigilanza dell'Ema.
I risultati in Gb
Anche l'ente regolatorio britannico, Mhra, ha affermato che i casi di trombosi registrati dopo la dose del vaccino AstraZeneca non possono essere riconducibili alla sua somministrazione. Per questo, bisognerebbe continuare a somministrare il vaccino prodotto presso l'Università di Oxford, perché ''i benefici sono di gran lunga superiori ai rischi''. Confermando le rassicurazioni del governo britannico, l'Mhra ha detto che è in corso un'ulteriore revisione dettagliata di cinque rapporti britannici di un "tipo molto raro e specifico di coaguli di sangue" nel cervello. Ma si tratta di un caso segnalato in meno di una persona su un milione nel Regno Unito.
Scienziati norvegesi convinti legame con trombi
Di diverso avviso un gruppo di scienziati norvegesi, guidati dal professor Pal Andre Holme, capo servizio ematologia dell'ospedale universitario di Oslo. A poche ore dal via libera al vaccino AstraZeneca dell'Ema i ricercatori hanno espresso la propria convinzione dell'esistenza di un legame fra il vaccino e la formazione di trombi sanguigni in tre pazienti norvegesi. Secondo quanto riportato da Le Monde, il professore ha affermato di aver "ottenuto risultati che possono spiegare l'evoluzione clinica dei pazienti ricoverati". I risultati "rafforzano l'ipotesi, da noi già avanzata, secondo la quale questi pazienti hanno sviluppato una forte risposta immunitaria, e questo ha condotto alla formazione di anticorpi, che possono influire sulle piastrine e provocare un trombo".
Già riprese in Francia le vaccinazioni con AstraZeneca
Subito dopo la conclusione della conferenza stampa delle autorità dell'Ema, questo pomeriggio, in Francia sono riprese le vaccinazioni con AstraZeneca. Gli ambulatori dei medici di base che avevano bloccato le liste dopo l'annuncio di Emmanuel Macron, che martedì aveva sospeso per precauzione le vaccinazioni, hanno richiamato i pazienti. Anche le farmacie hanno ripreso a vaccinare i pazienti in lista con AstraZeneca.
Scontro Ue-Gb per l'export
L'Ue intanto si prepara ad una nuova stretta sull'export dei vaccini verso il Regno Unito. La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen si è detta pronta ad "usare ogni strumento" per ottenere reciprocità e proporzionalità nelle esportazioni degli immunizzanti. "Siamo nella crisi del secolo, occorre accelerare" con le inoculazioni. E sul banco degli accusati è ancora una volta Londra, che ha prontamente rigettato tutti gli addebiti. Dagli stabilimenti nell'Unione sono stati esportati 41 milioni di dosi a 33 Paesi, in particolare 10 milioni al Regno Unito, primo Stato in termini di export di vaccini e territorio in cui sorgono due degli stabilimenti di AstraZeneca, che da contratto dovrebbero produrre per i 27. Ma dei 180 milioni di dosi pattuite entro giugno ne arriveranno solo 70. "Serve reciprocità. Non sta tornando indietro nulla all'Ue", ha avvertito von der Leyen, sottolineando che "se la situazione non cambierà" in tempi rapidi, Bruxelles valuterà se collegare l'autorizzazione all'export al "livello di apertura" degli altri Paesi.