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Alzheimer e demenza: un rischio riducibile fino al 45%. I consigli degli esperti

Scopri come prevenire la demenza con semplici accorgimenti validati dalla ricerca. Educazione, salute e stili di vita possono fare la differenza

Roberto Zoncadi R.Z.   
Foto Shutterstock
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La demenza, una condizione che colpisce milioni di persone nel mondo e di cui l'Alzheimer rappresenta la forma più comune, non è inevitabile. Un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet dimostra che modificare 14 fattori di rischio nell’arco della vita può abbattere fino al 45% il rischio di sviluppare demenza. Ecco tutto quello che devi sapere su come prevenire queste patologie devastanti.

L’impatto globale della demenza

Attualmente, circa 55 milioni di persone convivono con la demenza nel mondo, di cui il 70% soffre di Alzheimer. I numeri sono impressionanti: ogni anno si registrano 10 milioni di nuovi casi e, secondo le stime, entro il 2050 il numero di malati triplicherà, toccando in particolare i Paesi a basso e medio reddito. Questa crescita è strettamente legata all’invecchiamento della popolazione globale, un fenomeno alimentato dai progressi nelle cure di molte altre malattie. Tuttavia, patologie neurodegenerative come l'Alzheimer restano ancora senza una cura definitiva, trasformandosi in una delle principali sfide della salute pubblica mondiale.

Un intervento preventivo sui fattori di rischio

Secondo il professor Gill Livingston dello University College di Londra e il team di ricercatori della Lancet Commission on Dementia, affrontare collettivamente e individualmente questi fattori di rischio può ridurre significativamente i casi di demenza. Ecco un approfondimento sui principali punti emersi dallo studio.

Infanzia: l’importanza dell’istruzione

Un’educazione adeguata durante l’infanzia è fondamentale per plasmare un cervello resiliente. L’istruzione favorisce la curiosità e l’apprendimento continuo, entrambi essenziali per mantenere attive le connessioni cerebrali nel tempo. Studi scientifici dimostrano che chi studia di più e legge con regolarità ha un rischio minore di sviluppare il declino cognitivo.

Età adulta: la prevenzione passa dalla salute

Durante l’età adulta, diversi aspetti dello stile di vita e della salute possono essere determinanti. Tra questi:

  • Affrontare tempestivamente problemi di udito può prevenire l’isolamento sociale, una delle cause di declino cognitivo.
  • Smettere di fumare e moderare il consumo di alcol sono scelte cruciali per la salute cerebrale.
  • Evitare traumi cranici, ad esempio utilizzando dispositivi di sicurezza, contribuisce a preservare il benessere del sistema nervoso.
  • Mantenersi attivi fisicamente non solo aiuta il corpo ma stimola il cervello, favorendo la neuroplasticità.
  • Controllare il peso, la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo cattivo riduce il rischio di malattie cardiovascolari, strettamente legate alla salute cerebrale.
  • Gestire il diabete di tipo 2 è essenziale per evitare complicazioni che possono danneggiare il cervello.
  • Curare la depressione aiuta a prevenire l’insorgenza di sintomi cognitivi legati alla demenza.

Terza età: Socialità e ambiente

In età avanzata, l’attenzione deve concentrarsi sulla qualità della vita e sull’ambiente circostante. Contrastare l’isolamento sociale, attraverso il mantenimento di relazioni e attività comunitarie, protegge la mente dagli effetti dell’invecchiamento. Inoltre, è fondamentale:

  • Curare i problemi di vista: la perdita della vista è stata identificata come un nuovo fattore di rischio per la demenza.
  • Limitare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, una causa crescente di danni cerebrali. Studi dimostrano che vivere in aree inquinate aumenta fino al 40% il rischio di Alzheimer.

Un appello alla società

Gli esperti sottolineano l’importanza di un approccio globale: “Lavorando insieme come società e individualmente, possiamo prevenire quasi la metà dei casi di demenza nel mondo”, spiegano i professori Eric B. Larson e Laura Gitlin, coautori dello studio. Questo obiettivo richiede:

  • Ricerca continua: Per identificare nuovi fattori di rischio e testare strategie preventive.
  • Politiche sanitarie mirate: Per implementare programmi su larga scala.
  • Supporto ai caregiver: Per garantire migliori condizioni di vita a chi già convive con la demenza.

I consigli degli esperti

Adottare strategie preventive lungo tutto l’arco della vita significa non solo ridurre il rischio di demenza, ma anche migliorare la qualità della vita. Investire nella prevenzione oggi è la chiave per un futuro più sano e resiliente, sia a livello individuale che collettivo.

Fonte:
The Lancet

Roberto Zoncadi R.Z.   
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