Influenza aviaria H5N1, l’allarme diventa globale: casi in aumento. La situazione negli USA e in Europa
Quali sono i rischi e quali le nuove misure adottate per contenere l’infezione

L’influenza aviaria continua a diffondersi a livello mondiale, con casi registrati in Europa, Asia e Nord America. Negli Stati Uniti, il virus H5N1 è stato rilevato in allevamenti di pollame in Georgia e Maryland, mentre in Italia un nuovo focolaio ha colpito 800.000 galline nel Veronese, portando a 53 i casi totali nel Paese. Le autorità sanitarie globali evidenziano l'urgenza di un coordinamento internazionale per contenere l'epidemia.
Infezioni umane da H5N1 negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, il virus H5N1 ha causato 67 infezioni umane, con 38 casi segnalati in California, secondo i dati del CDC. I contagi, legati principalmente all'esposizione a volatili infetti o latticini non pastorizzati, hanno mostrato sintomi variabili da lievi, come febbre e congiuntivite, a più gravi, come polmonite e complicazioni respiratorie. L’ultimo caso ha riguardato un bambino di San Francisco, completamente guarito dopo una breve ospedalizzazione. Sebbene il rischio per la popolazione generale sia considerato basso, gli esperti monitorano attentamente l’evoluzione del virus per individuare eventuali mutazioni che potrebbero aumentare la trasmissibilità tra esseri umani.
Ma i rischi per l’uomo sembrano limitati
Fortunatamente, il rischio di contagio umano rimane basso, ma la diffusione tra mammiferi preoccupa gli esperti, che temono mutazioni del virus capaci di facilitare il contagio tra esseri umani. "Se il virus acquisisse la capacità di infettare facilmente le persone, potremmo affrontare una nuova pandemia", ha spiegato il professor William Schaffner. Intanto, gatti e cani sono a rischio se entrano in contatto con uccelli infetti o mangiano alimenti non pastorizzati.
Le misure di contenimento
In Italia, le regioni più colpite, come Veneto e Lombardia, hanno introdotto Zone di Ulteriore Restrizione (ZUR) e sperimentano vaccini per tacchini e galline. Negli Stati Uniti, la Georgia ha imposto quarantene rigide e accelerato i test diagnostici. Il commissario agricolo Tyler Harper ha definito l'epidemia una "minaccia seria" per l’industria avicola e migliaia di lavoratori.
La situazione attuale e le prossime sfide
Secondo i dati OMS, dal 2023 si sono registrati 954 casi umani in 24 Paesi, con 464 decessi. Gli esperti sollecitano lo sviluppo di vaccini specifici e misure più incisive per controllare il virus. La Food and Drug Administration ha chiesto ai produttori di alimenti per animali di adottare piani di sicurezza alimentare per prevenire contaminazioni.
La lotta contro l’aviaria richiede uno sforzo collettivo e continuo per proteggere la salute pubblica e salvaguardare le economie colpite dall’emergenza.