Candida auris, Bassetti: "Brutta bestia". Cos'è, i sintomi e come si trasmette

Dopo l'allarme lanciato dai Cdc statunitensi per la crescente diffusione delle infezioni da questo fungo molto pericoloso perché è resistente agli antibiotici, è stato confermato il primo caso anche in Italia

Candida auris
Candida auris (Foto Ansa)
TiscaliNews

La Candida auris "è una brutta bestia. Sta aumentando in maniera significativa in tutto il mondo, compresa anche l'Italia, e con il Covid la crescita è diventata impressionante". Così Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che aggiunge: "Dobbiamo alzare l'asticella. E' fondamentale sorvegliare, evitando di commettere gli errori del passato”.

Candida auris, cosa è

La Candida auris è un micete (o lievito) descritto per la prima volta nel 2009, chiamato anche: Super fungo, poiché incredibilmente resistente alle principali categorie di farmaci antimicotici, usati di solito per debellare le infezioni fungine oppure Fungo killer, in quanto risulta altamente letale (per ora) nei pazienti più fragili. "Auris" deriva dal latino "orecchio", denominazione attribuita per essere stato isolato dal condotto uditivo esterno di una donna di 70 anni, ricoverata in un ospedale giapponese. Dal momento della sua identificazione, i medici hanno cominciato a registrare nuovi casi di infezione da Candida auris in tutto il Mondo, dagli Stati Uniti al Kenya, dall'India al Venezuela, dall'Australia all'Europa.

Come si trasmette

Le modalità di trasmissione di C. auris ad oggi note sono:
Contatto con superfici e dispositivi medici contaminati;
Contatto interumano, da persona a persona.
Inoltre questo lievito presenta fattori di virulenza e un tropismo per le superfici che lo rendono unico per persistenza nell'ambiente e sulla cute, esaltandone, quindi, la capacità di trasmissione.

Come si Manifesta 

La manifestazione clinica dell'infezione da Candida auris dipende dalla sede. Più frequentemente, il patogeno è responsabile di:
• Infezioni del torrente ematico;
• Infezioni intra-addominali;
• Infezioni di ferite;
Otiti.
La Candida auris è stata isolata anche da liquido biliare, tratto respiratorio e urina, tuttavia, non è ancora chiaro se il patogeno possa provocare infezioni a livello di polmoni, vescica o altri distretti.

Quali sono i Sintomi

Le infezioni da Candida auris sono accompagnate da bruciore, difficoltà a deglutire, dolori muscolari, febbre e affaticamento. Occorre segnalare che la cute e altri siti corporei possono essere colonizzati anche in assenza di segni e sintomi.

Primo caso in Italia

Dopo l'allarme lanciato dai Cdc statunitensi per la crescente diffusione delle infezioni da questo fungo - che rappresenta "una minaccia urgente" per la sua antibiotico-resistenza -  sale l’allerta anche in Italia, dove stato confermato un primo caso in Toscana. "Come Sita, la Società italiana di terapia antinfettiva - prosegue Bassetti - abbiamo un sistema di sorveglianza e un registro di queste infezioni". A preoccupare, spiega l’esperto,  è il fatto che "la Candida auris è resistente a moltissimi farmaci anti-fungini di primo livello.

Mortalità elevata

Le infezioni possono essere molto gravi fino alla setticemia e la mortalità è piuttosto elevata, dal 30-40% fino al 50%. L'aumento di infezioni è purtroppo frutto di un alleggerimento delle misure per il controllo delle infezioni durante la pandemia di Covid-19, quando le persone pensavano più a proteggere loro stesse dal virus e c'è stata una minore attenzione a questo microrganismo, su cui bisogna fare davvero molta attenzione". Le infezioni multiresistenti non sono causate solo da batteri - ricorda l'infettivologo - ma anche da funghi. Dobbiamo fare di più anche a livello italiano sul tema della lotta dei microrganismi resistenti, bisogna ancora alzare di più l'asticella. So che su questo argomento è molto sensibile il ministro Schillaci. Dobbiamo lavorare tutti insieme, la lotta ai microrganismi resistenti ai farmaci è la sfida attuale e del futuro".

La diffusione del fungo negli Usa

Secondo i dati dei Cdc (Centers for Disease Control and Prevention), pubblicati sugli Annals of Internal Medicine, negli anni della pandemia 2020-2021 le infezioni sono aumentate notevolmente nelle strutture sanitarie statunitensi: nel 2021, in particolare, sono triplicati i casi resistenti al farmaco più raccomandato e utilizzato per il trattamento delle infezioni da Candida auris, le echinocandine. Un dato preoccupante, evidenziano i Cdc. Anche questa nuova famiglia di antimicotici comincia a essere un'arma spuntata. Dal 2016 a fine 2021, quando è stato segnalato per la prima volta, negli Usa si sono registrati 3.270 casi clinici (in cui è presente l'infezione) e 7.413 in cui il fungo viene rilevato ma non si sviluppa infezione. I casi clinici sono aumentati ogni anno dal 2016, con la crescita maggiore nel periodo 2020-2021. A livello nazionale, i casi clinici sono passati da 476 nel 2019 a 1.471 nel 2021. I casi di screening sono triplicati dal 2020 al 2021, per un totale di 4.041. Secondo i Cdc, questo aumento è visibile anche nel 2022. Per gli esperti, la diffusione di Candida auris potrebbe essere peggiorata a causa del sovraccarico sui sistemi sanitari durante la pandemia di Covid-19.