Bere alcol, anche poco, aumenta il rischio di cancro: le nuove raccomandazioni sulla salute
Le linee guida internazionali confermano: ogni dose di alcol incrementa i rischi per la salute. Ecco che cosa sapere
Bere alcolici è una pratica diffusa in molte culture e spesso associata a momenti di socialità e relax. Tuttavia, numerosi studi scientifici evidenziano come anche un consumo moderato di alcol possa avere effetti negativi sulla salute, in particolare aumentando il rischio di sviluppare tumori. Con il nuovo anno e l’arrivo di campagne come il Dry January, l’attenzione sui rischi torna al centro del dibattito. Recentemente, il chirurgo generale degli Stati Uniti, Dr. Vivek Murthy, ha proposto di aggiornare le etichette di avvertenza sui prodotti alcolici per includere esplicitamente il rischio di cancro. Questa iniziativa, insieme a un crescente corpus di evidenze scientifiche, sta spingendo molte nazioni a rivedere le raccomandazioni sul consumo di alcol, con un messaggio chiaro: meno è meglio per la salute.
L’alcol e i suoi effetti sulla salute
Il consumo di alcol è associato a un rischio elevato di sviluppare diverse forme di cancro, tra cui quello al colon, al fegato, al seno e alla bocca. Quando l’alcol viene metabolizzato, si trasforma in acetaldeide, una sostanza che può danneggiare le cellule e impedire loro di ripararsi, creando le condizioni ideali per la formazione di tumori. Secondo il Dr. Timothy Naimi, direttore del Canadian Institute for Substance Use Research, “bere meno è un ottimo modo per migliorare la propria salute”. Ogni anno, circa 100.000 casi di cancro e 20.000 decessi negli Stati Uniti sono direttamente collegati al consumo di alcol.
Il mito del bere moderato: un beneficio che non regge
In passato, il bere moderato era considerato un fattore protettivo per la salute cardiovascolare. Tuttavia, ricerche più avanzate hanno smontato questa convinzione. Molti studi precedenti si basavano su confronti non casuali e non tenevano conto di fattori socioeconomici come l’accesso alle cure sanitarie o il livello di istruzione. “Quando si aggiustano questi fattori, i benefici tendono a scomparire”, spiega Naimi. Inoltre, le ricerche più recenti hanno dimostrato che un gene che rende l’alcol meno tollerabile è associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari, smentendo l’idea che l’alcol protegga il cuore.
Nuove linee guida: meno alcol per una vita più sana
Le raccomandazioni sui consumi di alcol variano da Paese a Paese, ma la tendenza globale è chiara: bere meno è meglio. Recentemente, nazioni come Regno Unito, Francia e Australia hanno rivisto le loro linee guida, abbassando i limiti giornalieri raccomandati. L’Irlanda ha fatto un ulteriore passo avanti, introducendo l’obbligo di etichette con avvertenze sul rischio di cancro per i prodotti alcolici, misura che entrerà in vigore nel 2026. “Il consenso scientifico è cambiato a causa delle schiaccianti evidenze che collegano l’alcol a oltre 200 condizioni di salute, inclusi tumori e malattie cardiovascolari”, afferma Carina Ferreira-Borges dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Anche l'Italia verso un’etichettatura più chiara?
Il Ministero della Salute italiano, in linea con le direttive europee e internazionali, raccomanda un consumo moderato di alcol. Secondo i dati dell’ISTAT, circa il 77% degli italiani di età superiore ai 18 anni consuma alcol almeno una volta all’anno, ma solo una minoranza è consapevole dei rischi per la salute. Molti non associano l’alcol al rischio di tumori, nonostante sia ormai accertato che il consumo di bevande alcoliche aumenti il rischio di sviluppare diversi tipi di cancro, tra cui quelli al fegato, al colon-retto, alla mammella e alla bocca. Comunque sia l’Italia, come altri Paesi europei, sta valutando l’adozione di etichette sui prodotti alcolici che includano informazioni sui rischi per la salute, analogamente a quanto fatto per i prodotti del tabacco.
Le conclusioni degli esperti: meno alcol per una vita più lunga
“La semplice verità, supportata dalle prove scientifiche, è che bere meno migliora la salute”, conclude Naimi. Per chi beve, ridurre il consumo di alcol è una delle strategie più efficaci per diminuire i rischi associati a gravi malattie. Le nuove ricerche e le raccomandazioni non intendono demonizzare il consumo di alcol, ma promuovere una maggiore consapevolezza dei suoi effetti.