Creati i primi topi con i cromosomi anti-età: invecchiano più lentamente, liberi da tumori e obesità
Alle estremità dei cromosomi hanno dei telomeri più lunghi della norma. La nuova caratteristica è stata ottenuta senza modificare il Dna ma sfruttando un'abilità naturalmente presente in tutte le cellule durante lo sviluppo embrionale
Vivere una vita mediamente più lunga del 13 per cento, senza il rischio di sviluppare tumori o esser esposti ai molteplici rischi riconducibili all’obesità. E’ quanto ottenuto, in una sperimentazione condotta per il momento sui topi, ma evidentemente ripetibile anche sull’uomo, da un’equipe di scienziati del Centro nazionale spagnolo per la ricerca sul cancro (Cnio). I risultati, pubblicati sulle pagine della rivista Nature Communications, sono stati ottenuti senza la modifica del Dna, ma sfruttando esclusivamente un'abilità naturalmente presente in tutte le cellule durante lo sviluppo embrionale. In pratica, stando a quanto spiegato dai ricercatori, i topi sono nati con un equipaggiamento molto speciale… alle estremità dei loro cromosomi presentano dei telomeri più lunghi del normale.
"Questo risultato supporta l'idea che per determinare la longevità non bisogna considerare solo i geni - evidenzia la coordinatrice dello studio, Maria Blasco, biologa molecolare a capo del Cnio -: c'è ancora margine per estendere la durata della vita senza alterare il Dna". La ricercatrice dirige anche il gruppo di ricerca dedicato ai telomeri, i “cappucci” dei cromosomi che proteggono l'integrità dell'informazione genetica e che si accorciano a ogni divisione cellulare, indicando come un timer lo scorrere del tempo e l'avanzare dell'età.
Ad oggi sono state moltissime le equipe di scienziati che hanno lavorato con l’obiettivo di rallentare l’accorciarsi dei telomeri, ma tutte hanno preso in considerazioni strategie che introducevano modifiche nel Dna. I ricercatori spagnoli, invece, hanno tentato un approccio diverso, nato da una scoperta casuale fatta dieci anni fa. Nel 2009, lavorando con le cellule staminali indotte (prodotte cioè da cellule adulte riprogrammate e ringiovanite), hanno scoperto che quando sono pluripotenti (capaci cioè di differenziarsi in diversi tipi di cellule) riescono a raddoppiare naturalmente la lunghezza dei loro telomeri. Lo stesso accade anche nelle normali cellule embrionali, e proprio da queste i ricercatori sono partiti per generare topi con cromosomi “extralong” nel 100 per cento delle loro cellule.
I topi nati nel corso della sperimentazione, come anticipato, hanno un rischio decisamente inferiore di sviluppare tumori e vivono, per il momento, il 13 per cento in più rispetto ai simili privi dei super telomeri. "Un elemento importante - conclude l’articolo su Nature Communications - è che sono più magri della norma perché accumulano meno grasso. Mostrano anche un invecchiamento metabolico più lento, con livelli più bassi di colesterolo e un'aumentata tolleranza all'insulina e al glucosio. Con il passare del tempo il loro Dna si danneggia meno e i loro mitocondri, che rappresentano un tallone d'Achille, funzionano meglio".